Giapponesi depressi e sempre chiusi in casa

Molti giapponesi hanno perso "qualsiasi spazio di relazione con gli altri" e la loro salute mentale è in pericolo. A lanciare l’allarme, che le agenzie di stampa mondiali hanno fatto rimbalzare in tutte le redazioni, è stato, proprio oggi, il Ministero della sanità giapponese.

Il dicastero della sanità nipponica ha diffuso il risultato di un’indagine da cui emerge che è in costante aumento il numero dei disadattati. Sarebbero centinaia di migliaia, infatti, i giapponesi che si isolano, non escono di casa e non socializzano chiudendosi nella solitudine e nel silenzio.

Non vengono fornite cifre precise su questa patologia, ma il Ministero denuncia che su 673 ospedali e centri di igiene mentale esaminati soltanto il 2,5% è attrezzato per tenere terapie di gruppo dirette da personale specializzato.

Sono sempre di più, secondo il comunicato stampa del dicastero giapponese, i soggetti colpiti da questa condizione patologica che, per certi aspetti, si avvicina all’"autismo", ma che secondo gli esperti è una forte forma di depressione.

L’unico dato riferito all'anno scorso parla di 6.100 pazienti affetti; il 28,2% di questa cifra è costituito da giovani di età compresa tra i 10 e i 20 anni.

A cura di Giampaolo Ranaldi

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