Internet: si rischia la dipendenza sessuale

 

Due milioni di persone "dipendono" sessualmente dalla rete. Oggi il web con oltre 300 milioni di siti e circa 60 milioni di utenti in tutto il pianeta potrebbe rappresentare una pericolosa trappola per tutti coloro che tendono a qualche forma di dipendenza sessuale.

A lanciare il campanello di allarme sono psicologi e psichiatri esperti di abusi sessuali che presenteranno questa tesi alla conferenza del National Council on Sexual Addiction / Compulsivity (NCSAC) che si terrà dal 2 al 5 maggio 2001 a San Diego, in California.

Il cybersex può essere molto dannoso per chi è a rischio, perché amplifica le situazioni più pericolose come l'isolamento, le fantasie e le immagini sessuali esagerate.

Se per alcuni il Web è un enorme contenitore da cui trarre le informazioni più disparate, per altri si sta trasformando nella sede di una sorta di comunità virtuale in cui abbondano le fantasie sessuali.

Oggi su Internet si trovano diverse forme di cybersex: la più comune è rappresentata dallo scambio di fotografie o video pornografici con email, newsgroup oppure direttamente dalle home page di siti a luci rosse.

Ma la pornografia on-line corre anche sul filo delle chat, le comunicazioni in tempo reale via internet che tanto successo stanno riscuotendo specie fra i più giovani.

Infine esiste il cybersex distribuito con i compact-disc. In tutte le sue forme internet si trasforma sempre in un interruttore pericoloso per tutti coloro che sono a rischio.

Ma, secondo il gruppo di esperti, sarebbe sbagliato pensare che internet crei dipendenza sessuale. Piuttosto, fornisce una scatola di materiale pornografico che può portare alla progressione della malattia in persone che già hanno manifestato la tendenza alla dipendenza sessuale

A cura di Giampaolo Ranaldi

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