È una notizia che arriva a pochi giorni dalla scoperta dell’equipe di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, che hanno progettato e realizzato la proteina 5-Helix, in grado, in laboratorio, di impedire al virus dell'Aids di penetrare nelle cellule per potersi riprodurre.
Questo nuovo farmaco, chiamato Kaletra, è già da tempo
inserito nei principali canali distributivi statunitensi e attende, ora, il via
libera dell'ente regolatorio europeo di Londra, l'Emea, per essere
commercializzato ad aprile. “Si tratta di una importante svolta nella
chemioterapia contro il virus dell'Aids”, ha detto in una conferenza stampa
l'infettivologo dell'università di Milano Mauro Moroni, che ha condotto i primi
studi clinici in Italia.
“Con l'introduzione dei farmaci a base degli inibitori della proteasi - ha
spiegato - la mortalità per Aids è diminuita dell'80%, ma rimangono gravi
problemi: innanzitutto le nuove combinazioni di farmaci non riescono bloccare al
100% la replicazione dell'Hiv; solo in 6 malati su 10 si raggiunge un obiettivo
ottimale, mentre nel 40 per cento resta un sottofondo di replicazione del virus
che prima o poi porta alla formazione di ceppi resistenti”.
Con la disponibilità del nuovo medicinale (che unisce lopinavir e ritonavir) i
vantaggi per i malati che hanno già mostrato resistenza ad altre combinazioni
di farmaci sono numerosi, ha spiegato, invece, Adriano Lazzarin, infettivologo
dell'ospedale San Raffaele di Milano. Diminuisce, innanzitutto il numero di
pillole da prendere, diminuiscono le somministrazioni durante la giornata,
diminuisce la tossicità cronica da farmaci.
“Il bilancio dei primi 8 mesi di trattamento sperimentale su 180 malati - ha
detto Lazzarin - è sicuramente positivo: in circa il 50% delle persone la
concentrazione di virus nel sangue si è abbassata in maniera consistente
scendendo sotto il livello rilevabile con i test di laboratorio”.
“Il nuovo farmaco - ha concluso Moroni - si rende disponibile in un momento
particolare della diffusione dell'epidemia da Hiv nel nostro Paese: dopo la
rapida riduzione dei casi di Aids avvenuta a partire dal 1996 assistiamo ora ad
una forte diminuzione di questo declino. Soprattutto tra le persone
eterosessuali che hanno contratto il virus il declino che si era visto in
passato non c'è più e si assiste ad una ripresa della malattia”. Grazie ad
uno studio in 118 centri con il farmaco sono in trattamento circa 1400 malati.
a cura di
Eugenio Sabatini