MEDICINA
"I governi
sono stati intimiditi dalle industrie farmaceutiche, non solo in Sudafrica
ma anche negli Stati Uniti e in Europa", ha detto Zackie Achmat, di
Treatment Action Campaign, organizzazione in prima fila sulla questione.
Secondo il programma le udienze andranno avanti per 7 giorni, e quello che
ne scaturirà avrà un valore fondamentale per l’immagine del “Big
Pahrma”, il cosiddetto cartello delle multinazionali del farmaco. “Tutta colpa di
Nelson Mandela”, il mitico presidente della Repubblica Sudafricana nel
1994 (primo nero a ricoprire questa carica nel paese) che fu incarcerato
per più di venticinque anni per motivi politici e che è divenuto il
simbolo della lotta contro l'apartheid. Fu infatti il premio nobel per la
pace del ’93 che firmò una legge nel 1997 che consentiva al suo Paese
di importare e produrre una versione più economica, e non protetta da
brevetto, delle medicine usate per combattere la malattia. Ora le aziende
farmaceutiche del mondo insorgono. "Non difendiamo i nostri
brevetti" ribatte Mirryena Debb, a capo della Pharmaceutical
Manufactrures Association of South Africa. Non si tratta di un processo
"brevetti contro pazienti" e ha poco a che vedere con la lotta
all'Aids. “È una battaglia a proposito dell'ampiezza dei poteri,
dell'arbitrio e su una legge che ancora non sappiamo cosa
significhi", ha spiegato Debb. Da parte sua il governo sudafricano
accusa le industrie farmaceutiche di cercare di trarre profitti da un
incubo che minaccia di devastare il Sudafrica e decine di altre Paesi in
via di sviluppo. In ballo, dunque,
gli interessi commerciali delle grandi multinazionali farmaceutiche contro
il diritto umano di chi cerca di restare vivo. In Africa subsahariana,
poi, il problema è più forte che altrove, infatti, qui vivono circa 25
milioni dei 36 che in tutto il mondo sono colpiti da Aids. Lo scorso anno
i morti sono stati circa 2.400.000. In Sudafrica i casi accertati di
Hiv-Aids sono circa 4 milioni e se il governo vincerà l’udienza e
dichiarerà lo stato di emergenza nazionale, verrà dato via libera
all'importazione massiccia di farmaci generici. Se vinceranno le
multinazionali, la controproposta sarà quella di arrivare a un
abbassamento concordato dei prezzi dei farmaci realizzato con una
mediazione delle Nazioni Unite. Secondo le multinazionali, il Sudafrica ha
rifiutato di avvalersi di offerte vantaggiose avanzate dai produttori. Il
governo ha risposto che anche a prezzi ridotti, il costo dei farmaci è
tale da mandare in bancarotta il bilancio della Sanità. Articolo
tratto dalla sezione scienze di tiscali a cura di
L'Aids va in tribunale
Causa delle multinazionali al
governo sudafricano
Si apre in Sudafrica, in un tribunale di Pretoria, un processo che farà
la storia della farmaceutica. Infatti, trentanove tra le case
farmaceutiche più importanti del mondo hanno intentato causa contro il
governo sudafricano in merito all’utilizzo di medicinali a basso costo
(i cosiddetti farmaci generici) per combattere l’Aids.