LA TEORIA STRUTTURALE

Freud suddivide la psiche raggruppando da un lato le funzioni che in situazioni di conflitto si alleano e dall’altro quelle che si contrappongono. La divisione della psiche è in due parti: una l’Es, ha un rapporto diretto con le pulsioni, l’altra, l’Io, è più coerente ed organizzata e regola o si oppone alle pulsioni facendo da mediatore tra di esse e le esigenze del mondo esterno.

La teoria strutturale opera una distinzione all’interno dell’Io separando dal resto le funzioni morali, Super Io. I tipi di conflitti psichici si verificano tra Es da una parte e Io e Super Io dall’altra; tra Io e Super Io.

L’ES

L’Es è costituito dalle rappresentazioni psichiche delle pulsioni istintuali ed è la fonte di energia dell’intero apparato psichico; quando i desideri dell’Es premono per essere gratificati mettono in azione le funzioni dell’Io. L’energia dell’Es è di due specie:” energia distruttiva” (aggressività) ed” energia libidica” (erotica).

Le cariche dell’Es sono mobili e tendono a scaricarsi rapidamente ed i processi dell’Es sono caratterizzati da spostamenti e condensazione.

L’IO

All’inizio della vita il bambino ottiene una gratificazione pulsionale con l’aiuto delle capacità di a) percepire la possibilità di gratificazione nel suo ambiente; b) di sfruttare queste opportunità per modificare l’ambiente.

La parte percettiva ed esecutiva formano il nucleo dell’Io. L’Es comprende tutta la psiche all’inizio della vita e l’Io si sviluppa dall’impatto con gli stimoli sensoriali. La prima relazione tra Es ed Io è che l’Io è l’esecutore dell’Es essendo la parte della psiche che mantiene i contatti con l’esterno.

RUOLO DELL’IO

In principio l’Io è costituito da funzioni sensoriali e motorie che collegano l’Es al mondo esterno. In seguito l’Io è anche capace di esercitare un controllo sui desideri pulsionale e di opporvisi in situazioni di conflitto, es. mediante la “rimozione”. Questo mutamento avviene per l’azione di vari fattori: 1) la maturazione del sistema nervoso; 2) prime relazioni oggettuali buone;2 3) acquisizione del linguaggio; 4) la graduale acquisizione della capacità di esame di realtà, cioè distinguere tra fatti esterni e fantasia interiore ; 5) la capacità di differire il processo di scarica delle pulsioni.

Un elemento importante nell’evoluzione del conflitto tra Io ed Es è nella capacità dell’Io di opporsi alle spinte pulsionale, è l’”angoscia”.

Esiste una relazione tra angoscia e conflitto.

L’accumulo di energia pulsionale causa dispiacere e spinge all’attività mentale che scarica o incanala questa energia.

Se la quantità di energia accumulata è troppo grande e l’apparato psichico non riesce né ad incanalarla né a scaricarla ne consegue uno stato di dispiacere. Questa situazione fu denominata “evento traumatico”e lo stato risultante “, stato traumatico”.

L’emozione che accompagna gli stati traumatici fu detta “Angoscia”.

Esistono varie situazioni che portano allo sviluppo di uno “stato traumatico”: - assenza della madre; - genitore punitivo; - fantasia di evirazione (complesso edipico); - disapprovazione del Super Io e minaccia di punizione.

In ognuno di questi casi l’Io infantile reagisce con angoscia, cioè con un “dispiacere anticipato”. Con l’ulteriore sviluppo dell’Io il bambino si rende conto che i suoi desideri pulsionale possono portare ad una situazione di pericolo o ad uno stato traumatico se essa è già in atto. Certi desideri pulsionale diventano così fonte di angoscia.

Quando l’Io ha reagito al desiderio con l’angoscia entra in azione il “principio di piacere” che obbliga l’Io ad opporsi al desiderio che ha fatto sorgere l’angoscia (anticipazione di un forte piacere).

E’ l’angoscia la responsabile dell’apparire del conflitto tra Es ed Io. I mezzi usati dall’Io per opporsi ai desideri dell’Es sono detti “difese” e sono messe in atto dall’angoscia, cioè hanno lo scopo di diminuirla o evitarla. 

La capacità di incanalare l’energia psichica aumenta con la maturazione del bambino ed è connessa con la “neutralizzazione dell’energia psichica”, termine con cui si indica la deviazione dell’energia dai suoi p obiettivi originari pulsionale, volti alla ricerca del piacere e l’utilizzazione di essa per le funzioni dell’Io che non hanno connessioni con le pulsioni.

IL SUPER IO 

Si può definire come il gruppo di funzioni psichiche concernenti le aspirazioni ideali, le proibizioni morali. Il SuperIo si origina dall’identificazione con le figure parentali, in particolare con gli aspetti etici. E’ soprattutto conseguenza dei conflitti psichici della fase edipica. Di solito è i rivale edipico la fonte principale delle identificazioni che costituiscono il nucleo del SuperIo . Il bambino identificandosi con il padre, acquista maggiori capacità di istituire difese e perciò controllare i suoi desideri padricidi ed incestuosi. L’identificazione soddisfa anche il desiderio di partecipare all’immaginaria onnipotenza (sessuale) del padre, fondendosi con lui. Una delle caratteristiche del SuperIo che si nota nelle situazioni patologiche è l’atteggiamento crudele, distruttivo verso l’individuo della cui psiche è parte. Freud spiega la natura aggressiva del Superio come conseguenza dell’identificazione che dà  come risultato una parziale scomposizione dell’energia psichica in “libido” ed energia aggressiva.

Nella formazione del SuperIo l’energia aggressiva che viene liberata diventa a disposizione di esso e ne spiega la crudeltà.

L’azione del SuperIo si manifesta in molteplici modi, a volta regola le attività dell’Io, come quelle antipulsionali e di difesa ed in questo caso c’è accordo tra Io e SuperIo. In altri casi non c’è armonia tra i due e il SuperIo fa sorgere un senso di colpa nell’Io e un desiderio di penitenza.

Secondo la teoria Strutturale le funzioni psichiche si sviluppano dagli apparati psichici che hanno a che fare con la risposta dell’individuo all’ambiente.

L’Io si può definire 1) come un gruppo di funzioni psichiche connesse nelle situazioni di conflitto; 2) insieme di funzioni psichiche coinvolte nella mediazione tra le richieste dell’Es e quelle del mondo esterno.

La teoria Strutturale si sofferma sulla relazione genetica tra le funzioni dell’Io nell’infanzia e quelle del periodo successivo, dando risalto agli effetti dei primi conflitti sulle funzioni posteriori dell’Io.

Il SuperIo è definito dalla teoria Strutturale su base genetica e funzionale.

Secondo la Teoria Strutturale ogni prodotto dell’attività psichica è determinato da più fattori, è la risultante tra le tendenze dell’Es , dell’Io e del SuperIo.

 Relazioni oggettuali: complesso di esperienze con le persone dell’ambiente che permettono la gratificazione e la      frustrazione del bambino in proporzioni adeguate.

 

A cura di  Paola Felici

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