CRITICA DI FREUD ALLA TEORIA TOPICA

Un requisito essenziale per una teoria accettabile del funzionamento psichico è la capacità di spiegare il “conflitto intrapsichico”.

Freud notò che ogni sintomo ha alla base un conflitto tra desideri sessuali e forse della rimozione e che questo conflitto è responsabile della resistenza che si manifesta in ogni trattamento psicoanalitico.

La teoria topica afferma che i conflitti si verificherebbero tra il sistema Preconscio ed Inconscio; ognuno di essi ha luogo tra desideri sessuali del sistema Inconscio e i principi morali e di realtà del Preconscio.

I dati clinici che convinsero Freud a ritenere insoddisfacente la spiegazione del conflitto intrapsichico della teoria topica e lo portarono alla “teoria strutturale,” furono: a) nei conflitti “nevrotici” le forze intrapsichiche che si oppongono ai desideri sessuali non sono sempre accessibili alla coscienza; b) un bisogno di punizione può essere molte volte inconscio o con difficoltà accessibile alla coscienza.

Secondo la teoria topica l’agente psichico rimovente è il “censore” del sistema Preconscio e dovrebbe essere accessibile alla coscienza mentre la “rimozione”è inconscia.

La teoria topica afferma che “ tutto ciò che non giunge alla coscienza deve essere un desiderio sessuale rimosso del sistema Inconscio”.Il fatto è invece, che anche un’attività psichica antipulsionale e rimovente può essere inaccessibile alla coscienza.Ciò che  è inaccessibile alla coscienza non coincide sempre con le pulsioni, ma comprende anche una parte antipulsionale.

Un bisogno o una tendenza all’autopunizione possono essere inaccessibili alla coscienza. Secondo la teoria topica una tendenza morale come il bisogno di autopunizione, dovrebbe far parte del Preconscio ed essere inclusa tra le forze antipulsionali in situazioni di conflitto con i desideri sessuali; dovrebbe essere accessibile alla coscienza.

Il conflitto intrapsichico non consiste solo in un conflitto tra desideri  sessuali da una parte e forse antipulsionali dall’altra. Ci possono essere conflitti tra bisogni di punizione e controforze, come la rimozione.

A cura di  Paola Felici

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