Risposte alle Vostre domande di Psicologia
D.0118-Gentile Dottore, circa nove anni fa ho cominciato a soffrire di crisi d'ansia e attacchi di panico alleviati nel tempo con Pxxxxxx (benzodiazepina) e psicoterapia breve anche se nel lungo periodo di nove anno ho preso circa 30-35 gocce di Pxxxxxx al giorno. Attualmente sto cercando di sospendere l'assunzione del farmaco (nel giro di 10 mesi ho diminuito circa 22 gocce al giorno e sento che il mio fisico "reclama") ma mi si scatenano tutti gli effetti da astinenza. Il mio caso viene solitamente preso "alla leggera" dai medici vista la giovane età, 30 anni, io vorrei sapere.... cosa posso fare, o non fare, per aiutarmi a superare questo periodo in cui la malattia si manifesta, come e anche più di prima? I sintomi dovuti alla sospensione del farmaco dureranno per sempre o col tempo si allevieranno? E se dureranno sarà per altri 9 anni???? A chi mi potrei rivolgere? I neurologi consultati sino ad ora sottovalutano! Mi dia un consiglio Lei Grazie e cordiali saluti BD
R.0118-Gli attacchi di panico e l'ansia, sono sintomi che vanno affrontati a livello psicologico (oltre che medico) l'attacco di panico ha a che fare con le disabilità che noi abbiamo rispetto alle richieste culturali e morali che ci vengono fatte. E' un modo per dire non ce la faccio a....: o non sono capace di....: mancano nella nostra struttura le "mappe comportamentali" sia emotive che mentali.
Nell'attacco di panico è come camminare su una strada che ha una serie di buche "che vengono viste come voragini" (eventi che non siamo strutturati per affrontare) bisogna lavorare per costruire i ponti.
I rimedi di bach che possono aiutarti inizialmente sono: Sweet Cestnut, Aspen, Agrimony, Rock Water, Star of Bethlehem.
P.F.
D.0116-Dottoresa sono le 00.41, questa sera mi sono collegata dalle 20 alle 20.30 (poi sono uscita)...ma ora sono a pezzi.
Sono andata a cena con altre 4 ragazze in un posto anche abbastanza tranquillo, ma ho iniziato a sentirmi un bel po' fuori luogo e a non riuscire a degutire, non dico che ho avuto un attacco di panico, ma credi di ansia...però che palle avevo anche preso 8 gocce di lexotan oltre ai fiori...ma che cavolo ho???comunque il triste risultato della cosa è il fatto che sono uscita per ben tre volte dal locale e poi ho chiamato il mio ragazzo al tel e lui mi è venutoa prendere...
Sono scoppiata in un pianto terribile...mi sento tornata indietro...mi sento che domani ho la cena per gli 85 anni della nonna paterna e che non riuscirò ad andare...mi sento fallita e ferita nell'orgoglio...non ho detto nulla a mio padre perchè sennò mi tratta male (non mi ha mai capito a fondo).
Ma adesso ho adosso la paura e il disagio e la sconfitta...sarei dovuta riamnere, ma non ce l'ho fatta, ho paura che sia di nuovo una ricaduta...che fare ????
Domani mattina al lavoro e chissà...non voglio tornare indietro ma mi sembra di farlo.La saluto e spero di trovare presto una risposta , oltre che avere la fortuna di trovarla in chat!
Spero di avere la forza per 'fare' e non 'disfare'...
R.0116-Certo che ce la farai anche se a volte ti sembra di tornare indietro e scivolare sul percorso che con fatica hai percorso. Ti aspetto in chat a presto.
P.F.
0117-Comment: sono imbarazzato,non mi viene niente.E' brutto convivere con la depressione.Mi sento vicino a tutte le persone che soffrono come me.E ringrazio voi per avre ideato questo servizio che forse potra' aiutare qualcuno a sentirsi meglio.ciao
0117-Ciao Grazie a te per averci scritto, speriamo di aiutare più di qualcuno a trovare una strada che gli permetta di vivere con consapevolezza ed equilibrio.
D.0112-Ciao Paola,son
R di C,ti ricordi? Ti scrivo
per chiedereti un parere perchè ho un problemino con mio figlio che
ha sei anni e mezzo. Le maestre mi hanno consigliato di farlo vedere dallo
Psicologo perchè presenta delle difficoltà di organizzazione spaziale.
Cosi' l'ho fatto vedere dalla Dott.sa C che ha confermato questa cosa,
lei dice che il bambino ha un'intelligenza medio alta, ma presenta gravi
carenze di attenzione, di cadenze e ritmi, nonchè sequenze. La Dott.ssa mi
ha consigliato di fargli frequentare un corso di musico terapia, tu che ne
pensi? Potra' veramente servirgli ed aiutarlo?
Cordialmente R L N
R.0112- Ciao R certo che mi ricordo di te, credo che se la Dottoressa che lo ha visto, ha consigliato una nusicoterapia, può aiutarlo, anche perchè è comunque una tecnica dolce che non può fargli altro che bene.
Fammi sapere
come va.
P.F.
D.0106-Ciao sono
f. da un paio di anni, forse a causa
dell'eccessivo stress, ho notevoli disturbi di ansia, attacchi di panico,
dolori al petto, disturbi al respiro, dolori alla testa ecc. Sono anche
stato trattato con farmaci che non prendo più da mesi perchè non servono a
nulla. La mia vita, nonostante ricopra incarichi delicatissimi, è molto
condizionata. Sto sempre peggio!!!
Puoi aiutarmi per favore, possibilmente con rimedi naturali?
A presto!!!!
R.0106-Un regalo che potresti farti è fare un corso di training autogeno, che per la vita e gli incarichi che ricopri, ti sarebbe utilissimo e ti aiuterebbe ad affrontare le situazione dandole il giusto carico di importanza, (mi riferisco al livello emotivo non strutturale della situazione che sicuramente affronti con successo). Un altro consiglio che posso darti è sui fiori di bach, potrebbero esserti utili inizialmente: Larch, Crab Apple, Star of Bethlehem, e Walnut.
P.F.
D.0105- la salute mentale mi ha indicato questo trattamento visto che amo internt e soprattutto chattare,soffro di ansia e depressione con attacchi di panico,sono triste e spesso mi sento sola,studio medicina e se non avrò una risposta non mi sorprenderò
R.0105-Ciao Willow e Gentian dei fiori di Bach, credo che potrebbero darti una mano, almeno per il momento . Scrivi ancora e ti risponderemo volentieri.
P.F
D.0104-Come risolvere un
problema con genitori opprimenti che pretendono di tenerti "legata a
loro", fisicamente e psicologicamente, caricandoti di pesanti sensi di
colpa?
Come "liberarsi" senza strasichi troppo pesanti?
Ci sono soluzioni intermedie alla defintiva, ma costretta, rottura
definitiva?
Grazie
R.0104-I sensi di colpa sono quelli che tengono bloccate le persone, e purtroppo spesso chi ci è vicino (ma non solo) fa leva su questi aspetti per ottenere egoisticamente il risultato prefissato. Liberarsi senza strascichi troppo pesanti è una modalità che si impara, nel momento in cui anziché la rabbia di essere ostacolati, si lascia emergere la sana esigenza di essere individui consapevoli delle scelte che si stanno prendendo, sia nelle grandi che nelle piccole decisioni. Le situazioni intermedie, ci sono e vanno costruite passo passo, da queste poche righe, non posso capire in quale situazione logistica realmente vivi, ma posso capire solo il tuo stato d'animo. Se potessi intraprendere una psicoterapia, riusciresti a dare il giusto senso a questi aspetti della vita, con i quali potresti trovarti a convivere indipendentemente dal discorso genitoriale.
I fiori di bach che posso consigliarti in questo momento sono: Agrimony Mustard e Beech.
P.F.
D.0103-buongiorno dottoressa,
intanto grazie x questo spazio.
ho trovato il suo indirizzo tramite
www.counselingonline .
ho visto che è una psicoterapeuta che si occupa
di sessualità e x questo motivo ho deciso di chiederle
dei consigli.
ho 23 anni appena ma da qualche mese ho perduto quasi
completamente il desiderio sessuale.
sto con il mio fidanzato da quasi 2 anni e conviviamo
da poco + di 5 mesi.
questo mio problema è iniziato gradualmente proprio da
quando lui è venuto a vivere da me.
eppure io sono innamorata di lui ma a fare sesso
preferisco parlare, giocare,fare e ricevere coccole.
ciò è + che soddisfacente x me.ma mi rendo anche conto
che non è molto normale.
inizialmente avevamo individuato il problema nel fatto
che era un periodaccio x entrambi e non avevamo più
molta comunicazione e dialogo. e questa fase è stata
risolta e superata,ma il mio problema è rimasto anzi
va sempre + aumentando.
il mio ragazzo non mi fa nessun tipo di pressione al
proposito,è comprensivo,anzi forse ne risente meno lui
di me.
tra l'altro fino a sei mesi fa avevamo un 'attività
sessuale + che soddisfacente,non ci bastava mai ed ora
che viviamo insieme e avremmo + tempo...preferisco
guardare la tv,navigare oppure uscire con
lui,divertirci....
è anche vero che i miei impegni all'università sono
aumentati,sono un pò + stressata,la sera sono molto
stanca ma mi piacerebbe nonostante tutto il
desiderio,avere l'iniziativa che tante volte ho avuto.
l'unica cosa che a lui dispiace è che la maggior parte
delle volte non gli do la possibilità di avere lui
l'iniziativa,di dirigere lui i giochi,cosa che poi
effettivamente mi fa anche piacere.
la prego mi dia qualche consiglio.
mi devo trovare un amante!!!(scherzo)
i miei indirizzi sono
R.0103-La sessualità è un aspetto molto importante e delicato della vita, è anche uno degli aspetti che più ne risente dei cambiamenti dello stress e delle paure, voi siete andati a vivere insieme da pochi mesi, quindi in questo momento a livello mentale emotivo e strutturale, siete in una fase di ristrutturazione delle vecchie modalità, da ragazzi che vivono in famiglia a coppia di adulti, con tutte le responsabilità emotive che comporta la scelta che avete fatto, quella che state vivendo è un periodo di verifica, nel quale se non a livello conscio sicuramente inconscio si vanno a presentare molti aspetti "di compromessi che????" non potevano essere valutati restando divisi. Il giocare e lo stare bene insieme è un aspetto altrettanto importante ed è quello che poi ti darà la sicurezza di aprirti di nuovo. Abbi un po di pazienza "e poi capirai se è il caso di trovare un amante!!!!"
Il rimedio di bach che può esserti utile in questo momento è: Walnut con resque remedy.
P.F.
D.0102-Salve,
ho un nipotino di 6 anni al quale è morta la madre 5 mesi orsono di cancro.
Vorrei sapere come ci si deve comportare con lui. Sembra parli della mamma
con tanquillità, sa che è morta ma non sono sicura che a questa giovane età
abbia realmente capito che non tornerà più.
A quanti anni, se dovesse succedere, il bambino capisce il vero significato
della morte e realizza che il ritorno della madre è impossibile e come sarà
la sua reazione? Come comportarsi con lui? Quali sintomi ci aiutano a capire
e cosa si deve fare nel caso questi si presentano?
Vi sarei grata se mi deste una spiegazione al riguardo.
Distinti saluti
S. G.
R.0102- La perdita della madre o
comunque di un genitore è una situazione emotiva molto forte che può
essere vissuta in modi diversi, a seconda delle tipologie caratteriali ed
ambientali che accompagnano l'individuo e la storia. Il processo di perdita
e di separazione fa parte della vita stessa, certamente non è un esperienza
che ci si aspetta di avere all'età di sei anni, ed il vuoto lasciato dalla
mamma esiste, posso però dirti, anche se può sembrare cinico, che i
bambini hanno bisogno di essere e sentirsi amati, indipendentemente dal
fatto che questo amore venga dalla madre vera o da una madre adottiva o
dalla zia o da chi se ne occupa, è questo che fa la differenza, l'essere
amato totalmente ed accettato per un bambino è la base del divenire un uomo
sano.
Il capire che la mamma non c'è, può avvenire con l'ingresso a scuola, ma la risposta più importante è: come comportarsi con lui? Come se fosse tuo figlio, cosa faresti per lui?
Se la risposta non ti sembra chiara scrivi ancora.
D.0101-Dopo un mese non
riesco ad accettare che la mia ragazza abia smesso di amarmi sono stato
sette anni insieme a lei.
Ora sono in un periodo di profonda crisi
ho pochi amici e non riesco a reagire a questa situazione.
Vorrei un consiglio per ritrovare la mia felicita e il equilibrio psico
fisico.
Inoltre da un mese mi porto l'nsia come compagna e un mare di sogni che
avevo sono andati infranti, ho provato a farla ritornare con me ma sembra
che lei abbia preso una decisione definitiva e irrevocabile che io non
riesco ad accettettare per me e un dolore che non pensavo mai potessi
provare vorrei fare qualcosa per me stesso ma non so proprio cosa.
Grazie per la consulenza anticipatamente
R.0101-Capisco il tuo dolore, ma quando ci sono delle separazioni, di qualunque genere, si passa un periodo che si chiama "di lutto obbligatorio", in cui bisogna viversi il dolore della perdita, certamente questo stato ha un tempo naturale in cui si smaltisce emotivamente e gradualmente l'evento doloroso, questo periodo in media dura circa un anno. Sette anni sono abbastanza per strutturare delle situazioni abitudinarie che con la separazione vengono a mancare, quindi la vita deve essere riorganizzata. Oltre a questo, c'è il fatto non trascurabile che riguarda 'orgoglio ferito di essere stato lasciato. Quello che puoi fare è aprirti alla vita ed alle nuove esperienze, lasciando che prendano il posto mano a mano della tristezza che ora c'è in te.
Un buon aiuto puoi averlo prendendo rimedio dei fiori di bach, contenente: resque remedy, walnut, e centaury
D.00100-Da quando un
pomeriggio di un anno fà...ebbi una specie di collasso dovuto(dicono) ad
un'indigestione, la qualità dell mia vita è peggiorata di giorno in
giorno.....avverto dei forti ed improvvisi dolori al petto, spalla, e
schiena....questo mi fa subito temere ad un infarto o malattia
cardiaca....ho fatto varie analisi e non risulta nulla...nè problemi
muscolo scheletrici nè problemi cardiaci.....comunque continuo a sentirmi
sempre stonato, stanco...appena avverto una fitta mi prende il panico....non
riesco piu' a sopportare questa situazione....tutti mi dicono che sono io
che mi fisso....intanto pero' nessuno è riuscito a dirmi da cosa derivano
questi dolori!!!
gradirei una risposta ed eventualmente un appuntamento con uno dei vostri
consulenti.
Grazie
A.
R.00100-Probabilmente, il malessere improvviso che hai avuto, anche se dovuto ad un indigestione, ti ha "spaventato" al punto di renderti vulnerabile tanto da amplificare qualsiasi sensazione fisica, questa superattenzione riguardo al fisico assorbe tutta la tua energia e questo è uno dei motivi della tua stanchezza. E' una saggia decisione quella di consultare in modo approfondito uno specialista che potrà fare una diagnosi accurata ed aiutarti a migliorare la qualità della vita. (potresti vedere nella sezione del sito dove c'è l'elenco dei colleghi se trovi uno specialista nella tua città) Nel frattempo potresti usare il resque remedy dei fiori di bach.
Se vuoi scrivi ancora.
D.0099-Sono N. Mi sento inferiore agli altri, però
credo di avere delle grosse potenzialità molto sotterrate, soffro di depressione da 16 anni. Il periodo
coincide con il divenire violento di mio padre e conseguente "malattia psichica" di
mia sorella gemella. Credo che molti miei comportamenti sono legati
al mio passato, il fatto di essere passiva nella mia storia di
vita: cioè di non fare
niente per me, per sentirmi gratificata.
Mio marito mi ha picchiato varie volte e mi ha
tradito. Qualche volta il mio rapporto con lui, mi
sembrava un prolungarsi del rapporto che avevo con mio padre. Ho un blocco che riguarda il dialogo.
Non riesco a dialogare serenamente con mio
marito perchè a volte nel mio subconscio credo che
gli uomini siano tutti uguali e paragonando mio marito a
mio padre vedo un muro contrapposto fra me e lui. Del resto mio marito non mi sembra molto
preoccupato di quelle che sono le mie esigenze di donna e
di persona umana, non mi sembra che qliene importi molto
di me. Con il fallimento rapporto-padre e
rapporto-marito non mi so molto rapportare con gli altri con i
quali ho un rapporto di auto-difesa. Difficilmente
dico quello che ho dentro perchè ho pauro che ciò che ho di profondo venga derubato.
Diciamo che per il fatto che ho subito
un'adolescenza molto difficile caratterizzata da un padre che
picchiava e torturava psicologicamente la mia psiche è andata
sballottando quà e la. Ha volte mi sono sentita come i soldati del
Vietnam, con le mie torture di tipo psicologico. Vorrei poter essere equilibrata
psicologicamente. Lo stadio della mia 'malattia' ha avuto
diverse evoluzioni una di queste l'ultima: stavo sempre nel letto e non andavo
più in macchina perchè qualsiasi azione mi risultava difficile. Cordiali saluti da
N.
R.0099-Ciao N. la tua storia personale, è purtroppo molto dura, è facile che un adolescenza vissuta tra padre violento e malattie psichiche in famiglia portino ad una forma di depressione con un autostima piuttosto bassa. Ora quello che chiami "fallimento rapporto-padre" non è un tuo fallimento, in quanto tu lo hai potuto solo subire data la giovane età. Gli uomini, non sono tutti uguali, ma probabilmente le tipologie con le quali tu vai a relazionarti, vanno a riprendere le caratteristiche paterne. Il consiglio che posso darti, è se puoi di intraprendere una psicoterapia, che ti aiuterebbe a fare luce ed a dare una giusta collocazione alle tue esperienze.
D.0098-ciao!!
stavo cercando di conversare con te.... ti parlavo del fatto che mi manca la
concentrazione, che mi sento triste, etc. A volte questo mio stato d'animo
è insopportabile, credimi! Non sto enfatizzando! A volte penso che le vene
nel cervello stiano per scoppiarmi!!! NOn ho mai avuto il coraggio di
chiedere aiuto a nessuno, però questa volta non ce la faccio!! Sono
al limite! Ho un problema a casa, grave, che riguarda la salute di mio
padre.... al solo pensiero rabbrividisco, ma anche il resto no va
bene. Ma anche prima dell'infausta notizia, mi tormentavo, periodicamente.
Penso che TUTTO mi vada storto e che la cosa migliore da fare sia piangere
in silenzio e da sola. Ho incubi apocalittici! Certi altri pensieri sono
vere persecuzioni; mi sento brutta e ignobile, anche se, razionalizzando,
non credo di essere nè l'una nè l'altra cosa. Anche quando sono fuori casa
con gli amici, vorrei essere sola, nella mia stanza. E la gente si accorge
della faccia che ho! Uno schifo, insomma! Vorrei raccontarti delle cose che
non ho raccontato mai ad altri, e di cui mi vergogno, so che forse chiedo
troppo, però io non ho mai chiesto nulla a nessuno, ho cercato di fare
tutto da sola, sempre! Ma ora non ce la faccio! ciao!
R-0098- Ciao cercare di
fare tutto da sola non è sempre la cosa migliore, la mancanza di
concentrazione, è probabilmente dovuta al fatto che la tua mente è
impegnata in pensieri e situazioni interne più o meno consapevoli e
coscienti che ne assorbono tutta l'attenzione non lasciandoti così modo di
utilizzare al meglio le tue risorse. Gli incubi apocalittici mi sembrano
più dovuti al fatto di non aver costruito dentro di te un piano alternativo
alla vita che stai conducendo, ed alle situazioni e persone che la occupano.
Prova a pensare alle situazioni che vivi ed
immagina delle alternative (positive possibilmente). Puoi approfittare di
questo spazio anonimo per raccontare tutto quello che ti senti potrebbe
tornarti utile descrivere ciò che provi senza sentirti giudicata, la
vergogna deriva dalla paura del giudizio oltre che da una coscienza morale.
I fiori di Bach che possono esserti utili per ora sono Larch, Centaury, Gorse, e Holly
A presto
sono quella dottoressa di 33 anni, che ti ha scritto qualche giorno fa e alla quale in maniera sollecita hai risposto e ti ringrazio vivamente per questo. E' stata esclusa una causa organica per i mie disturbi che come ti raccontavo nella precedente e-mail risalgono al 19 di febbraio u.s.(devo fare una seconda elettromiografia fra qualche giorno, ma solo a scopo puramente precauzionale). Oltre all'ansiolitico ho iniziato con un antidepressivo e sto facendo dei colloqui con uno psichiatra, ma per il momento la situazione è sempre molto pesante, l'ultima settimana l'ho passata a letto e dopo un leggero miglioramento di ieri, oggi sto di nuovo molto male e non riesco ad alzarmi dal letto, sono veramente disperata e ho paura di non riuscire a superare questo momento. Mi hanno detto che ci vuole tempo e paziente e che è normale stare tanto male, ma sono al limite della sopportazione. Ho comprato i fiori di Bach, vorrei sapere come si usano e quale beneficio possono dare in una situazione come la mia che credo sia un disturbo d'ansia con tendenza verso uno stato depressivo. Quali consigli puoi darmi e vorrei sapere che cosa ne pensi di questa storia (so che non è possibile fare una diagnosi tramite e-mail, ma solo dare un orientamento)
Grazie E
Ciao E. per ribellarsi in questo modo il tuo corpo il messaggio che deve farti arrivare, deve essere importante potresti iniziare da questo, non so che tipo di colloqui tu stia facendo, sento di confermare la risposta della volta scorsa, dovresti usare tecniche ipnoticosimili, esempio la visualizzazione guidata ed un training autogeno ben strutturato mirato alla tua situazione e terapia cognitivo comportamentale. Per i fiori di bach, le modalità le trovi in "Terapie e sintomi - Fiori di Bach", ma che tipo di rimedi hai comperato? non tutti e 38 spero. Forse il Resque remedy? Se hai preso questo va bene per iniziare, poi dovresti prendere Rock Water,- Rock Rose - e Crab Apple, se mi parli però un po di prima del 19 febbraio, forse posso consigliarti meglio. Se non vuoi che pubblichi la storia e la risposta, scrivimilo sull'email e ti risponderò in via eccezionale personalmente.
D.0096-Comment: Salve,mi
rendo conto che ormai, da diversi anni sono in uno stato di depressione
nemmeno riesco + a rendere sul lavoro anzi, me ne stò fregando di tutto
anche della vita.. spesso vorrei una mattina non + svegliarmi ma, cosi
credo di non poter andare avanti e forse ho bisogno di aiuto
grazie n.
R.0096-Fregarsene di tutto, può
indicare il fatto di non sentire di avere realizzato o stare realizzando gli
obbiettivi che ci si erano prefissati, il più delle volte, più che
obbiettivi, ciò che svanisce lasciando un grigiastro senso di inconsistenza
sono i desideri da realizzare, probabilmente sei arrivato ad un punto in cui
devi rimettere ordine nella tua vita, e ridare un nuovo motivo o rinnovarne
uno già esistente al perchè fare. Spesso si parte su un progetto di vita,
e poi dopo anni ci si ritrova ad eseguire automaticamente e compiere delle
azioni in modo rituale, senza neanche ricordarsi perchè si sta facendo
quella cosa, o se la vita che stai vivendo è quella che avevi immaginato e
sognato. I fiori di bach che ti consiglio sono : Gentiam -Rock Water e
-Olive. Se puoi inizia una psicoterapia, e se vuoi scrivi ancora.
D.0093 - Soffro da oltre 15
anni di ansia sociale/generalizzata e compulsione allo sguardo(devo prestare
attenzione ad ogni cosa o persona sino a che, queste, scompaiono dal mio
campo visivo, e quindi dalla mia visione periferica)e conseguente ritiro
sociale.
Malgrado abbia molte potenzialità, continuo a "vivere" una vita
da recluso, ai margini della società.
Ho scomodato tutte le scuole di pensiero ed i maggiori specialisti del
settore(es. sua eminenza Cxxxxxx da Pxxx..vista l'inefficacia dei farmaci
somministrati mi ha prospettato la "sedia elettrica": laddove
anche il magico farmaco dimostra chiaramente la sua inefficacia, l'ira
divina deve essere placata con riti più cruenti.....NO, grazie).
L'unica cosa che hanno intaccato e' stato il portafoglio.
Quattro anni fa, dopo una serie di avvenimenti a cui hanno fatto seguito,
evidentemente, delle auto-suggestioni che hanno risvegliato in me
l'autostima (la disistima credo sia il principale problema) sepolta e
repressa da deliranti diagnosi,mi sono detto... "BASTA": la
maggior parte dei 'sintomi' se ne sono andati. In quel periodo di relativo
benessere sono però sempre stato consapevole che l'auto-indotto calvario si
sarebbe ripristinato appena, più o meno involontariamente, l'avessi
"risvegliato", come difatti è avvenuto.
Esistono vie che non ho ancora percorso?
Grazie e saluti
R.0093 - Credo che la guarigione stia nella volontà di guarire, la tua esperienza sia nel bene che nel male ti dice che tu conosci la strada da seguire per arrivare a stare meglio, anche se per periodicamente, è probabile, che le vie che non hai ancora percorso fino in fondo siano proprio queste, "autosuggestioni" che risvegliano "l'autostima" tradotto in termini tecnici, impara la tecnica del Training Autogeno e dell'immaginazione guidata,e perfezionala adattandola alla tua vita. Se vuoi aggiungere anche i rimedi di Bach, potresti prendere: Cherry plum - Agrimony -Walnut - Crab apple.
D 0090-Ciao sono
m,ho
23,anni e mi sembra alquanto assurdo, per me questo
sistema comunicativo, ma andare direttamente da un vostro "collega
", mi fa
sentire "malato",poi mi sembra ancora piu' assurdo , raccontare le
mie cose
ad una persona mai vista prima , che a pagamento, cerca di risolvere
quello
che io e le persone che mi stanno accanto non riescono a fare.
Con questo sistema almeno si e' nell'anonimato( a meno che lei non sia oltre
che psicologo, anche un acher).
Arrivero' subito al sodo, spiegando quello che da un po' di tempo a questa
parte mi sta succedendo.
Io,gia' non sono mai stato molto tranquillo, ma fino a pochi mesi fa' non
era una cosa cosi' fisica,cioe', non mi alzavo da letto con la
sensazione
di soffocare, non mi facevo"paranoie" per patologie che ho sempre
avuto,ad
esempio una cosa , come l'allergia al polline ed ad altre cose, (prima
veniva presa,normalmente,cioe' se respiravo male, un po' di spray e via)
.Ora invece viene presa con un metro decisamente piu' "cosciente",
per
meglio dire paranoico, anche perche' lo stato dansia mi da' comunque la
sensazione di respirare male, e questo mi capita anche quando
fondamentalmente sto' bene. Quello che mi preoccupa
e che questa cosa
che apparentemente e' una "stronzata" spesso mi fa' sentire
"arrivato" e
senza tanta voglia di vivere e soprattutto senza un equilibrio, e vivere
minuto per minuto come un calvario di pesanti pensieri, che poi si
focalizzano nelle ore della notte.
Anche quello che mi piaceva fare( io sono un musicista) ora viene preso piu'
come un progetto che ho iniziato e devo portare avanti, ma senza piu'
l'entusiasmo che avevo. Quello che molto mi colpisce ad esempio sono anche
gli odori , le sensazioni, sopprattutto in un periodo come la primavera(per
me gia' sfigato per problemi allergici), ma quello che mi preoccupa di piu',
ora come ora e' questa sensazione di malrespiro e di dover finire qualcosa,
per uscire da qualcosa che mai non mi lascia, e sta con me fisicamente e
psicologicamene.
Anche quando faccio delle cose che fondamentalmente mi piacciono, il
pensiero di questa cosa, mai mi lascia e non mi fa' sentire piu' la
"strafottenza della mia gioventu' che fino a qulche tempo fa' avevo.
Scusate per la mia irregolare punteggiatura( e non solo), ma sto' cercando
di "buttar giu'" le cose piu' spontaneamente e piu' in fretta
possibile.
Quello che piu' mi spaventa ora e' il mio radicale cambiamento che da'
"bulletto ribelle " alle volte mi sembra trasformarsi in un
coniglio, e
questo mi fa' perdere stima un po' di me stesso, anche se credo e spero sia
cosa transitoria.
Altra cosa che mi fa' paura e' questa sorta di solitudine che mai mi aveva
impaurito, anzi ci stavo bene, quello che intendo io per solitudine, non e'
non avere gente intorno, e' una cosa un po' piu' profonda: ad esempio quando
senti di rispondere in un modo completamente diverso agli stimoli della vita
da come normalmente fa' la maggior parte della gente , quindi non esser
capito in quel senso, non riuscire a stare in posti affollati ecc. ecc.ecc.
Un'altra cosa che non mi piace ad esempio e' fare "dell'auto
commiserazione"
con le persone che mi stanno accanto, sopprtattutto con la mia morosa ,
perche'(magari errando) credo che una giovine donna di 20 anni debba sentire
di avere al fianco una persona forte e questa e'l'impressione che ho anche
di lei, oltre al fatto che , anche se e' una persona estremamente
intelligente, credo non riesca veramente a comprendere il mio mal
essere
fisico e psicologico che va ben oltre ad una "crisi adolescenziale"
( anche
perche' sarei gia' fuori eta').
Scusate per il lungo papiro ma meglio per voi che io no abbia piu' voglia di
scrivere.
Se avrete la pazienza di comprendere questo scritto un po' "elementaresco"
,
grazie
ps. non scambiatemi per pazzo ( o forse si )
m.
R.0090- Ciao m fare l'acher
sarebbe troppo impegnativo, diciamo che mi accontento di fare la psicologa,
è veramente strano questo mezzo (il pc) per comunicare a livello umano e
parlare di cose profonde e delicate come la psicologia, trattare dei
sentimenti e delle paure umane , eppure si sta rivelando veramente
interessante ed utile, sai il mezzo in se non fa ne bene ne male, è
l'utilizzo che se ne fà che ne determina la bontà o meno. Tornando a te
niente di strano se alla veneranda età di 23 anni senti che le cose stanno
cambiando, ed il "bulletto" non si sente sempre tale, vuol dire
che stai crescendo ed iniziando ad essere consapevole della vita, la nostra
società non ci insegna cosa e come fare per diventare adulti ed
indipendenti, non ti da che dei modelli molto superficiali inutilizzabili,
perchè non ti viene fornito insieme al modello, il modo di strutturare la
tua vita in base a quel modello. In pratica facciamo corsi solo teorici e
molto superficiali di ciò che poi dovremo affrontare in modo concreto, ragazza,
lavoro, salute etc (è come vedere un fisico atletico, volerlo imitare,
girarsi attorno per capire come fare e non vedere ne la palestra dove
allenarsine l'allenatore, e neanche l'atleta che si allena). Per te che
ancora devi iniziare ad affrontare la vita, o almeno sei all'inizio, ti
sarebbe utile, aprirti ed allargare la tua visuale senza dover dimostrare
niente a nessuno (anche se l'ambiente lo richiede) metterti nell'ottica che
tutto ciò che ci accade si può affrontare con le abilità giuste, e che se
guardando da soli di nascosto nelle nostre tasche non le troviamo, si
strutturano e si creano, a volte anche chiedendo aiuto a chi per lavoro ha
scelto e studiato tutta la vita di capire "come vivere meglio e dove
sono i nodi". Ciao e buona vita.
D.0091-soffro di distmia da diversi anni per favore aiutatemi...
R.0091-La
distimia, fa parte della famiglia nevrosi depressiva, anche se questo
termine è stato accantonato perché obsoleto e poco rispondente alle nuove
teorie di vulnerabilità genetica. La distimia infatti, è una
depressione a lungo decorso e con disturbi attenuati. Oltre alla
psicoterapia, ci dovrebbero essere dei nuovi farmaci della famiglia
degli autodepressivi, parlane con uno specialista, ti potrà aiutare a
capire quali.
0092-Cari amici,
sono un medico, ho 33 anni. Sono veramente disperata, dal 19/02u.s. improvvisamente la mia vita si è completamente bloccata. Ho iniziato ad avere disturbi di tipo neuromuscolare (artromialgie, difficoltà ad alzarmi e a sedermi, senso di ovattamento). Da quel momento in poi ho avuto ben tre ricoveri ospedalieri in quanto l'ipostenia localizzata inizialmente agli arti inferiori è diventata generalizzata con associata ipotensione, tachicardia e senso di completa perdita del controllo del proprio corpo. La situazione non tende a sbloccarsi e passo delle intere giornate a letto (dal 25/02 ho interrotto il lavoro), senza che questo attenui i sintomi. Mi hanno detto che tutto questo potrebbe rientrare nell'ambito dei disturbi d'ansia, mi è stato proposto di iniziare dei colloqui con lo psichiatra e momentaneamente di tener duro e di continuare con l'ansiolitico (xxxxx), ma io non ho più la forza di aspettare, non vedo vie di uscita, cosa posso fare?
Grazie
R 0092- Caro 33, questo tuo racconto mi ha colpito tanto da risponderti immediatamente, se sei medico, saprai meglio di me quali sono gli esami che possono essere fatti per escludere un origine organica a ciò che stai vivendo, è vero che i sintomi che tu hai possono essere addebitati ad origine psicologica ma solo però nel momento in cui sono state escluse tutte le possibilità di origine organica, (anche essendo psicologo e non medico, questo tuoi sintomi mi fanno pensare ad una forma di miastenia). Una volta accertata la paternità psicologica dei tuoi sintomi, non mi sembra che lo xxxxx da solo possa risolvere, un caso come il tuo potrebbe trovare giovamento da più tecniche usate contemporaneamente quali una psicoterapia, meglio di indirizzo cognitivo comportamentale, associata a delle tecniche di visualizzazione di tipo ipnoticosimile, più fiori di Bach puoi associare a questo, anche un massaggio con olio medicato, che ti aiuterebbe a prendere consapevolezza della fisicità.
Spero che queste poche informazioni possano esserti utili, se hai bisogno di altre informazioni scrivi ancora.
D-0091-Vi
ringrazio per questa opportunità.
Ho un grosso dubbio . Sono stato con una ragazza per circa 8 anni . Anni
molto belli ma anche molto difficili. Entrambi studiavamo biologia e
inoltre io contemporaneamente lavoravo. Pur volendogli molto bene (anche
oggi dopo esserci lasciati tre anni fà sento la sua mancanza) spesso mi
capitava di sentirmi soffocato dalla sua presenza e dal suo voler
primeggiare e decidere anche della mia vita.Tante volte ho perso la testa e
sono arrivato a picchiarla pur rimanendo legato a lei e aiutandola a
risolvere i suoi difficili problemi familiari . ora mi sento più sereno ma
mi domando come mi comporterò in una nuova relazione? commetterò gli
stessi
odiosi errori ? non potrei più perdonarmelo.
Vi ringrazio per il vostro interessamenti e sono disponibile per altri
chiarimenti.
R.0091-Gli errori fanno parte dell'evoluzione e della crescita delle persone, non è facile stabilire quali siano i limiti oltre i quali non bisogna andare, specialmente per una persona di giovane età e tu fatti un pò di calcoli lo eri. E' normale che un rapporto durato otto anni incida nel ricordo e continui a provare una situazione di affetto verso questa persona. Dal momento che tu sei consapevole di quali sono gli "odiosi errori" che hanno fatto soffrire il vostro rapporto, non ti sarà difficile riconoscerli sul sorgere ed eliminarli, non credo che li commetterai ancora. Se vuoi scrivi ancora
Ciao Paola
D-0089-Ciao, mi
chiamo A. Sono una ragazza di 32 anni e la scorsa settimana ho
sentito parlare di voi in televisione. Appena ho saputo dell'estistenza di
questo sito sono corsa ad accendere il mio pc e finalmente vi ho trovato.
Purtroppo da un anno soffro di attacchi di panico.
Mi sto curando con i fiori di bach ma forse dovrei andare da una
psicoterapeuta. Ad essere sincera non sto facendo molto per curarmi perche'
mi vergogno terribilmente e non voglio far sapere a nessuno di questi
attacchi.
Io voglio guarire perche' amo la vita e non voglio piu' essere prigioniera
dei miei fantasmi! Sono felice che esiste un sito dove si possono leggere
tante cose interessanti e dialogare in chat con uno specialista.
Grazie
A.
R 0089- Ciao A mi fa piacere che dopo tanti giorni ancora ci si ricordi della trasmissione su rai 3 dove ho parlato degli attacchi di panico, una delle cose che ho detto infatti è il fatto di vergognarsi di esporre il proprio malessere per paura di non essere compresi, non c'è bisogno di gridare al mondo che stai male, basta parlarne con lo psicoterapeuta, lui mantiene il segreto professionale e nello stesso tempo ti aiuta ad uscirne, mi raccomando scegline uno che faccia anche il training autogeno che per gli attacchi di panico è un 50% della strategia, continua anche con i fiori di bach che se per un anno hanno contenuto la situazione vuol dire che sono efficaci. Quando vuoi vieni a trovarmi in chat.
Ciao Paola
0088-salve,ho 17
anni ed e' da quando ho 9 anni che vivo con un terribile
stato
d'ansia e angoscia quasi perenne.ogni minima difficolta' mi provoca
preoccupazioni oltremisura e il pianto diventa l'unico sfogo.quest'ansia
spesso si ripencuote sul fisico provocandomi forti attacchi di colite.i
miei
genitori pensano che sia stress da scuola,ma so che cosi' non e'.potrebbe
dirmi se quello che sento e' solo ansia o qualche altra cosa?potrei anche
sapere come superarla,almeno in parte?GRAZIE per la sua
disponibilita'.Alice
R.0088-Ciao Alice, si vive in uno stato d'ansia come la tua, di solito
quando le
cose da affrontare nella vita, sono più grandi di quanto noi possiamo
riuscire a fare, (o almeno sentiamo a livello consapevole o inconscio che è
così).
Cosa potresti fare per superarle, sicuramente una psicoterapia alla tua età
sarebbe utilissima, in quanto ti aprirebbe la strada ad affrontare la vita
nel modo giusto.
Grazie per i consigli che
mi ha dato!Penso che prima di una vera e propria
psicoterapia inziero' con i fiori di Bach,mi hanno detto che sono molto
efficaci!Le faro' sapere se ci saranno sviluppi.....grazie ancora e a
presto.Ali
Anche fare esercizzi di training autogeno e prendere i fiori di bach ti
sarebbe utile.
D.0087_Gent.
dottoressa
il mio problema e' mio marito ,lui ha la mania di lavarsi sempre le mani,
e obbliga anche noi .
qualsialsi cosa tocca si lava sempre le mani, ultimamente non solo le mani
ma fino ai gomiti.
se usciamo appena arriviamo a casa dobbiamo farci il bagno e cambiarci
tutti.(anche i bimbi)
E'da 4 anni che non se ne' puo' piu'promette sempre che cambia ma alla fine,
dice che e' piu' forte di lui ho cercato di portarlo da specialisti ma trova
sempre una scusa per prendere tempo. Il problema e che ci sono dei bambini
ed e' molto difficile a volte spiegargli che il papa' pretende troppo da
loro solo perche' magari e un po' nervoso.Vorrei sapere se c'e' possibilita'
di curare questa malattia, come aiutarlo o come convincerlo a farsi curare.
La saluto e ringrazio.
R.0087-Cara signora, dal suo racconto mi sembra di capire che suo marito ha veramente bisogno di farsi aiutare da uno specialista, dire che è un pò nervoso, mi sembra un eufemismo ed un voler minimizzare il problema che se già da quattro anni persiste non credo che dovrebbe essere ulteriormente sottovalutato, so che non è semplice convincerlo a parlare di questo suo comportamento ossessivo, probabilmente se ne vergogna anche ad esporlo, però la consiglio di trovare il modo per farlo entrare in contatto di uno psicoterapeuta col quale iniziare un trattamento. Mi scusi della durezza ma essere delicati e girare intorno al problema non aiuta nessuno. Se vuole scriva ancora.
D.0085-Ciao Paola,sono
una ragazza di 21 anni e da poco ho scoperto cosa significhino ansia ed
attacchi di panico;non sono a livelli estremi ed è per questo che voglio
risolvere il problema prima che diventi incontrollabile.Quando ho
l'ansia(quasi ogni giorno)mi capita di avere blocchi allo stomaco e alla
gola tanto che non riesco a fare nemmeno una piccola corsa perchè questi
blocchi mi rendono abbastanza difficile RESPIRARE BENE;è come se avessi
la sensazione di soffocare!Ho addirittura paura che un giorno mi possa
venire un blocco così grande da BLOCCARMI TOTALMENTE il respiro!!!Oppure
il cuore comincia a battermi forte senza motivo...Insomma ho l'ossessione
di MORIRE!!
Quando esco ho paura che mi succeda qualcosa,mi trovo a disagio in mezzo
alla gente,mi agito tantissimo e mi sento inferiore a loro!Ultimamente la
mia vita è uno schifo!Ho molta paura!
Mi puoi RASSICURARE sul fatto che questi blocchi ,derivati da un mancato
rilassamento muscolare e che a volte mi rendono un po' difficile la
respirazione,NON MI FARANNO MORIRE?
Cosa posso fare per risolvere questi problemi che,anche se è solo da
qualche mese che ne soffro,mi hanno già fatto star male a sufficienza!!!
Ti ringrazio anticipatamente
Sorriso
R.0085-La sensazione di soffocamento, indica una mancanza d'aria, analogicamente, è come se nella tua vita, le situazioni in cui ti muovi non ti lasciassero libera di agire e muoverti. Non credo proprio che la tua vita possa essere in pericolo, anche se la sensazione che ne deriva te lo fa credere. Le tecniche di rilassamento ti aiuterebbero molto, e se vuoi prendere i fiori di bach per te sarebbe utile un rimedio che comprende:- pine - star of bethlehem - valnut - rok water - impatiens. Se decidi di prenderli, quando avrai finito questo rimedio, fammi sapere.
D.0084-Gent. Dottoressa
ho 38 anni e circa 6 anni fa ho sofferto di depressione che ora ho curato
con farmaci e colloqui psicologici. Mi sono rimasti due problemi
ultimamente invalidanti per la mia vita quali la claustrofobia e
l'aerofobia. Quale può essere il significato dei miei disturbi e come
posso affrontarli? La ringrazio e la saluto cordialmente. F
R.0084-Ciao F. I disturbi che tu hai, la claustrofobia che è la paura degli spazzi chiusi e l'aerofobia, la paura delle altezze, come dice il termine fanno parte delle fobie, nelle quali il comportamento di evitamento della situazione tendendo ad essere emesso da situazioni sempre più lontani dagli stimoli condizionanti originari non è facilmente individuabile se non con una terapia, non è facilmente sradicabile, in quanto la paura tende a mantenersi. Cio che posso consigliarti è "se vuoi usare i fiori di bach un preparato di - star of bethlehem - agrimony ed - aspen"per quanto riguarda tecniche di autoaiuto il training autogeno, se puoi una psicoterapia, meglio se di tipo cognitivistico o comunque breve.
0082-Racconto-Volevo raccontare la mia storia. Ho iniziato a soffrire di ansia in occasione della separazione dei miei genitori alla fine dell'anno 93 (anche se anni prima avevo manifestato dei sintomi che poi ho scoperto essere di attacchi di panico, nell'anno nel quale sono morti mio nonno, mio zio e il mio cane). Inizialmente l'ansia si manifestava con l'ipocondria, ero sempre dal dottore e avevo questo e avevo quello. Ho iniziato prendendo della valeriana e per un po' è bastata.. ho iniziato anche ad andare da una psicologa del servizio pubblico e le cose sono andate meglio. L'anno 95/96 è stato l'ultimo anno tranquillo e piacevole. Nell'anno 98 ad Aprile dopo uno svenimento ho iniziato a soffrire di attacchi di panico in maniera veramente forte, ho smesso di guidare e mi sono chiusa in casa…non volevo vedere + nessuno se non il mio ragazzo (con il quale sto dal 92 tra vari tira e molla e che mi capisce tantissimo) e mantenevo con gli amici contatti solo telefonici..alcuni li ho anche persi perché molte persone non capiscono queste cose. Ho riniziato ad andare da quella dottoressa e a prendere lo xxxxx..in dosi comunque mai troppo elevate. Non mangiavo + a tavola e non riuscivo ad andare dalla mia camera al bagno senza strisciare il muro. Ho fatto esami cardiologici e non solo. Ho pianto e sofferto come non mai, nonostante questo sono riuscita grazie all'appoggio del mio ragazzo a dare l'ultimo esame e poi a laurearmi lo scorso Marzo. (mi accompagnava era sempre con me). Insomma ora ho ripreso un po' a rivedere mondo a vedere gli amici, a provare ad andare a cena fuori nei locali (quando non troppo affollati), ad andare a fare la spesa, a fare compere che era uno dei miei sport preferiti (!) anche se non tutti i giorni sono uguali; poco poco e non da sola, guido anche la macchina. Ora ho anche iniziato a lavorare e ho deciso di provare anche con i fiori di bach fino a togliere le medicine ‘chimiche’…ancora la strada sarà lunga, ma sono fiduciosa, non tornerò quella di prima, perché queste cose cambiano la vita, ma magari sarò anche migliore…vi farò sapere. R.
Ciao R e grazie per la tua testimonianza Paola
D.0081-Salve
dottoressa
sono A. e le ho già scritto precedentemente. Le avevo parlato dei miei
recenti problemi di ansia e della mia reticenza a prendere lo xxxxx, alla
fine ho ceduto e l'ho preso. I risultati non sono stati eclatanti anche
perchè già nel momento in cui avevo deciso di prederlo mi sentivo
leggermente meglio. Quello che mi sta succedendo e che passo da momenti in
cui mi sento quasi bene a momenti in cui i sintomi ansiosi mi ritornano. Ho
paura perchè mi sono sempre sentita una persona capace di affrontare le
cose razionalmente e adesso invece mi trovo ad affrontare qualcosa che non
ha nulla di razionale. Credo che dovrò fare della terapia e sono
intenzionata a rivolgermi ad un medico specialista, nel frattempo se lei può
darmi qualche suggerimento sarò felice di accettarli.
Grazie
R 0081-Ciao A. mi fa molto piacere la tua decisione a rivolgerti ad uno specialista spero psicoterapeuta, sai la maggior parte delle persone pensano che se uno fa psicoterapia, vuol dire che è malato "di mente naturalmente" invece non si rendono conto che non è così, (almeno non solo) la psicoterapia, ti aiuta a superare i momenti bui, quando da solo non riesci a vedere la strada da percorrere o quando le cose che accadono sembrano non avere collocazione dentro di noi e non si hanno o si crede di non avere i mezzi per superarle è un cammino che chiunque intraprende viene giovato ed arricchito, si rinsalda la personalità arricchendola di abilità inaspettate, e vivere diventa una consapevolezza. Il suggerimento che posso darti in questo piccolo frangente, è di iniziare a prendere anche i fiori di Bach, puoi iniziare con il resque remedy se vuoi, poi fammi sapere come va e ti consiglierò il rimedio successivo. Cerca se puoi di scegliere uno psicoterapeuta di orientamento cognitivo che usi anche la tecnica del training autogeno o il rilassamento guidato.
Ciao Paola Felici
D.0079-URGENTISSIMO
PER FAVORE: cara Paola ho un problema terrificante e spero che tu possa
aiutarmi perchè ho paura di diventare pazza.
sono già andata da vari psicanalisti nella mia vita ma forse non riesco mai
a trovarmi bene o ad essere del tutto sincera.
ho 25 anni sono laureata in legge e da anni ho deciso che la mia strada è
nella musica (sono cantante).
sono una ragazza intelligente e simpatica piena di amici e soddisfazioni
personali ma ho delle lacune che mi spaventano e dei punti debolissimi che
con un nonnulla vengono fuori.
il problema è che non conosco la parola controllo" e me la prendo
sempre con la persona che mi è più vicina (il fidanzato di turno o mia
madre) chiedendo aiuto per i miei attacchi.
il mio problema è che cerco a tutti i costi di essere la prima in tutto e
capita ovviamente che i fatti mi deludano: io e il mio ragazzo stavamo
vedendo Sanremo e lui, che è anche il mo pianista, ha detto di una cantante
che gli faceva venire i brividi per quanto aveva cantato bene. io mi sono
sentita male mi veniva da vomitare e ho voluto a tutti i costi che mi
riportasse a casa e lui non ha capito e si è spaventato: io ho poi pianto
tutta la notte disperata del fatto che lui avesse detto brava di qualche
altra cantante.
ieri sera la cosa è stata peggio (e riguarda un campo apparentemente
diverso): eravamo al cinema io e il mio ragazzo. nel film c'era la
"bella" del film che dentro di me pensavo fosse molto simile ad
una delle mie migliori amiche che si chiama S. e della quale ho sempre
paura che i miei fidanzati si innamorino perchè è molto più bella di me.
io ho tremato tutto il film sperando che E. non si accorgesse della
somiglianza e invece alla fine mi ha detto se avevo notato quanto quella
attrice somigliasse in maniera spaventosa alla mia amica S.: beh è
stato come se mi avessero pugnalato nello stomaco. gli ho risposto che
allora gli piaceva S. e sono scappata a mezzanotte e mezza dal cinema
facendomi tutta Roma a piedi da sola perchè piangevo e urlavo e non volevo
più vedere E. (volevo precisare che io sono innamorata pazza di questo E., con il ragazzo di prima che non amavo, non ho avuto mai il coraggio
di urlargli in faccia che pensavo fosse innamorato di S).
E ieri mi ha telefonato al cellulare urlando come un pazzo e vuole
lasciarmi perchè dice che sono una pazzoide e che faccio così perchè sono
masochista, che mi piace stare male perchè riproduco così l'atmosfera che
ho nella mia famiglia (i miei si odiano si scannano tutto il giorno, sono
separati in casa)
la verità è che io mi sento impaurita e debole e soprattutto brutta. se tu
mi vedessi forse mi giudicheresti una bella ragazza ma la verità è che ho
un naso grosso anche se ormai credo quasi di essermici affezionata:
pochi mesi fa ho dovuto operarmi al setto nasale e avrei potuto benissimo
rifarmelo (come mi aveva consigliato molto carinamente...il chirurgo e una
mia amica......nella fattispecie S). la verità è che io avrei
continuamente bisogno di persone intorno che mi dicono che sono carina che
so fare le cose bene ecc.. se no piombo nel terrore.
ti prego aiutami .
R.0079 La tua insicurezza ed il tuo continuo bisogno di essere al centro dell'attenzione superano il livello di sopportazione che una persona normale riesce a sostenere per un tempo prolungato, sai le scene che racconti, somigliano moltissimo ai comportamenti isterici, dove si ripropone il "capriccio" come metro per confermare il sentimento di appartenenza all'altro. Dovresti iniziare a capire che se E. ti ama, non ama S. altrimenti starebbe con lei e non con te e non dovresti metterlo continuamente alla prova con queste scenate isteriche fino a farlo stancare di questo rapporto. Non ha del tutto torto quando dice che riproponi l'atmosfera che vivi in casa tua, ma quella non 'è la tua storia anche se è l'unica che hai vissuto. Dovresti cominciare a costruire la tua personalità iniziare ad avere una vita tua se puoi fuori dalla situazione "perversa" in cui vivi. (in fondo la situazione di separati in casa, al di la dell'aspetto economico che diventa il pretesto per farla vivere, ha una grossa componente di perversione nei sentimenti, che ora non starò a descrivere.) Finchè non esci dall'identificazione con la situazione in cui vivi, e cominci a mettere a punto modalità tue più sane ed equilibrate, non sarai serena, se puoi fatti aiutare da uno psicoterapeuta, ti farebbe un gran bene e forse mi ringrazieresti per questo consiglio.
R.0080- E' senza dubbio facile fare uno più uno uguale due, dire sono depressa, indica in questo senso più uno stato d'animo che una patologia, sai sentirsi in alcuni momenti della vita "un pò giù" non vuol dire per forza essere depressi, il più delle volte si sta solo elaborando, ora su una riga non è possibile intuire cosa c'è dietro, mancano molti elementi per valutare età sesso lavoro famiglia ecc.
D.
0078 -da
un anno non sento il desiderio di avere rapporti con mia moglie. Sono
risposato da cinque anni vivo in perfetta armonia con lei. tranne... Fuori
le mura di casa le cose andrebbero diversamente. Non soffro
d'impotenza. Sto bene. Ma non mi sembra che si possa vivere così. La prego
di aiutarmi. Grazie. Ho 61 anni, mia moglie 44. Le sono riconoscente.
R 0078- A volte, quando esiste un affinità elettiva molto forte, diventa difficile sentire attrazione sessuale, l'intimità emotiva e l'affinità mentale non sempre vanno di pari passo, è molto importante anche sapere come lei vive questa situazione di astensione, tu hai parlato delle tue sensazioni, ma lei di questo cosa ne pensa? come lo vive? sai il desiderio dell'uno alimenta quello dell'altro. Dovresti cercare di vedere tua moglie come donna e non solo come amica, ed implementare una piccola indagine di cosa lei pensa e vive potrebbe aiutarti a capire quale ingrediente si è esaurito nella vostra storia, e quindi ripristinarlo.
Racconto - Voglio raccontare in breve la mia storia... si e' manifestato il primo sintomo su una giostra, una navicella completamente chiusa al cui interno venivano proiettate immagini tridimensionali. Non appena e' stata chiusa, per me e' cominciato il panico. Sudori, tremolio, e la cosa piu' grave era la sensazione di soffocare. Dopo tale episodio ogni qualvolta entravo nelle gallerie, nei locali, nei supermercati...mi assaliva uno stato di agitazione tale da vomitare continuamente. Per quattro mesi sono stata a casa in uno stato di astenia totale. Per mia fortuna, ho sentito parlare di uno psichiatra che aiutava a risolvere il problema con metodi naturali (fiori di bach).Da allora sono passati quasi due anni e credo di aver superato il problema. Dimenticavo che oltre i fiori di bach, ho preso, inizialmente due ma adesso una al giorno, le compresse di "xxxxxxx" senza aver mai avuto alcun effetto collaterale. Adesso sto bene e mi piacerebbe confrontare la mia storia con altre; solo chi c'e' passato puo' capire quale brutta bestia sia questa sottospecie di depressione denominata "ATTACCHI DI PANICO". Non disperate perche' fortunatamente esiste la cura, diffidate da coloro che prescrivono sedativi o antidepressivi che hanno l'effetto di annullare la personalita'. Esistono rimedi molto piu' leggeri ed efficaci. Con affetto M.
0077- Vorrei tanto uscire da questo stato
d'animo pesante !!!
dalla mia e-mail già avrai capito come
sta il mio stato d'animo...
non mi piaccio ....
mi sento sempre l'ultima del carro...
la notte mangio tanto.. e di tutto..
ho dei veri attacchi di bulimia credo...
in 15 minuti mando giu' tante di quelle
cose assurdo......
vorrei confrontarmi con qualcuno esperto
sono stufa di questa storia
grazie se potete!!!!!
0077-Il fatto che ti senta stufa di questa storia mi sembra un elemento positivo, in quanto di solito si resiste nello stare male e non si chiede aiuto a nessuno pensando "ce la farò da solo" per questo, passano anni prima che ci si decida a chiedere aiuto ad una persona esperta. Mandare giù tante di quelle cose come dici, corrisponde alla sensazione di vuoto che senti che deve essere colmato, tu lo senti nello stomaco, ma non è quello il vuoto da colmare, ed il cibo è solo un surrogato dell'affetto. leggi anche la "bulimia" nella sezione terapie e sintomi.
0075- Gentile Dottoressa,
Le scrivo per chiedere un consiglio su come comportarmi perchè sto per
sposarmi e mio padre, essendo molto emotivo dice di avere dei problemi ad
accompagnarmi all'altare. Temo che possa sentirsi male. Ho pensato di dargli
un farmaco per tranquillizzarlo ma non saprei quale anche perchè non vorrei
che fosse troppo forte. Grazie
0075-A volte sono anche i figli tropo apprensivi verso i loro genitori, ora se tuo padre è emotivo, ma non prende farmaci e non soffre di altri disturbi che possono compromettere il suo stato di salute, se vuoi puoi consigliargli di prendere alcune gocce di Resque Remedi dei Fiori di Bach nei giorni precedenti la cerimonia, e magari insegnagli a respirare profondamente, credo possa bastare sai per il padre il matrimonio della figlia è abbastanza stressante, ma non è facile che si senta male durante la cerimonia, stai tranquilla e Auguri per il matrimonio
0070 - Buon giorno dott.ssa Felici, le scrivo perchè tempo fà l'ho vista intervenire alla trasmissione" Incominciamo Bene" e sono rimasta molto colpita. Mi chiamo A, ho 21 anni e studio presso la facoltà di giurisprudenza. Il problema su cui vorrei un consiglio da lei è il seguente: vorrei sapere se ci sono dei prodotti d'erboristeria o altro, che mi possano aiutare a mantenere la calma e la giusta concentrazione al momento di un esame, senza fammi prendere esageratamente dall'agitazione. E poi se ci sono prodotti, erbe o altro che, senza troppe controindicazioni, mi possano aiutare per la concentrazione, la continuità e l'efficacia dello studio. Ringraziandola anticipatamente, le porgo i miei più cordiali saluti.
0070-Ciao A, di solito il fatto di sentirsi teso durante la situazione di esame è normale ed utile, finchè però non si supera il livello dal quale si passa dall'attenzione alla distrazione, caricare di importanza la situazione che si va ad affrontare, provoca un alzamento dello stato di stress o tensione, che a sua volta, mette in moto una forma di disattenzione, come avviene questo: la mente nel difendersi dalla situazione emotiva di dover superare una prova e dimostrare a qualcuno o a noi stessi ciò che siamo o sappiamo, impegna talmente tante energie che non è in grado di attingere in modo adeguato al materiale di cui dispone es le nozioni studiate. Questa è una situazione molto comune, specialmente nelle situazioni di esame, una tecnica che ti sarebbe molto utile è il Trainng Autogeno, che ti insegnerebbe a concentrarti in modo da non essere distratta dalle situazioni emotive legate al risultato, per quello che riguarda rimedi utili senza effetti collaterali di nessun genere, potresti prendere i rimedi di Bach: pine valnut crab apple ed impatiens mentre studi, e magari il resque remedi per l'esame.
0071- Ciao Paola ti devo fare una domanda forse un po stupida. Ho 23 anni e faccio
sedute da circa 5 mesi per curare un disturbo d'ansia che mi perseguita da circa
9 mesi.
Da un paio di mesi mi sono reso conto che sto provando molto ammirazione e anche
attrazione per la mia psicologa L. (età 45 anni).
Cerco di "smontare" questi miei pensieri ma per ora non ci riesco.
Secondo te è normale provare anche attrazione?
Il fatto è che per me questa persona è straordinaria; capita a tutti i
pazienti di provare un forte attaccamento ?
Ciao e grazie Paola.
Ps: A volte vorrei baciare la mia terapeuta sulla fronte !!!!
0071-Ciao 23enne, il fatto di provare attrazione per il terapeuta o la terapeuta che ti segue, è normale, fa parte di quella delicata situazione che si chiama transfert e controtransfert che sono fondamentali per l'interazione attiva e costruttiva durante la psicoterapia questo accade sempre "anche se in modo per ognuno personale" sai anche quando il paziente ed il terapeuta sono dello stesso sesso si vive una situazione del genere, certamente non è attrazione fisica, ma stima ammirazione ed altro, ora la tua terapeuta, conosce benissimo questi sentimenti e li sa interpretare ed utilizzare per ciò che serve nella tua crescita personale, quindi se per te diventano prevalenti rispetto al lavoro che stai facendo, parlane con la tua terapeuta, lei saprà aiutarti a riequilibrarli e collocarli nella giusta dimensione.
Ciao e buon lavoro
D-Nell'ultimo mese ho provato cosa significa sentirsi in ansia o in angoscia per qualcosa. Il problema è che non riesco a capire bene il motivo, un po' è dovuto al fatto che negli ultimi tempi ho condotto una vita un po' monotona, sono uscita poco, sono stata spesso da sola, insomma non mi sono divertita molto e ho trascurato anche i miei studi. Un po' sono stata male anche per un recente fatto di cronaca, il massacro di Novi Ligure è stata un tragedia che mi ha fatto davvero impressione, non so perchè mi hanno detto che sono troppo sensibile, ma la cosa mi ha davvero sconvolta, per la crudeltà, per il fatto che dopo altri ragazzi hanno addirittura cercato di imitare. Tutto ciò mi ha fatto riflettere e mi ha spaventata allo stesso tempo, mi sono chiesta: "Non è che siamo tutti dei possibili pericoli ? Persone tranquille si possono trasformare in pericoli? Non è che abbiamo tutti un po' di pazzia inconscia?" Sinceramente non so cosa pensare. Comunque dopo aver letto di questo episodio i classici coltelloni da cucina mi fanno venire i brividi e preferirei non averne in casa. Eppure se ne sentono di fatti di cronaca nera in televisione e sinceramente non so dire perchè questo mi ha sconvolta più degli altri. Comunque adesso questo episodio diciamo che un po' l'ho archiviato, anche se i coltelloni mi fanno ancora impressione, sto sicuramente meglio. Ho cercato anche di divertirmi un po', di distrarmi, di uscire in più, eppure ogni tanto l'ansia ritorna e mi fa stare male. Quello che io adesso vorrei sapere è perchè sono stata male nei giorni scorsi, rientra nella normalità o è sintomo di un po' di depressione. Ho provato a parlarne con qualcuno, ma mi hanno risposto che io mi faccio troppi problemi. Sono un po' preoccupata, io sono sempre stata una persona equilibrata in grado di discernere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, non capisco il perchè delle mie paure. Comunque sono curiosa di sentire il suo parere, quindi in attesa di una risposta colgo l'occasione per porgerLe i miei
Cordiali saluti
R-Ciao, il caso al quale ti riferisci, ha sconvolto un po tutta l'Italia, e forse poteva essere trattato in maniera diversa, più protettiva delle persone e delle famiglie: che la "pazzia" esista non c'è dubbio, ma questo non vuol dire che sia così facile esserne colpiti, la possibilità remota che si verifichi un evento del genere è potenzialmente meno probabile del rischio di essere contagiati dall'aids o andare sotto una macchina. Come il nostro corpo ha delle difese Immunitarie che lo proteggono dai virus e batteri con i quali viene a contatto, anche la nostra mente ha dei meccanismi difensivi che ci evitano di deviare in modo così violento, c'è una "sicura". Se inoltre sei una persona sensibile, anche un film particolarmente violento infastidirebbe la tua emotività. Il perchè sei stata male, può essere dovuto al fatto che magari ti sei immedesimata un po troppo, ma per come è stato presentato il caso, sarebbe stato veramente troppo difficile restare indifferenti. Il consiglio che posso darti, è di fare tesoro delle esperienze che fai trasformandole, non ti fermare solo alla parte negativa e dolorosa, non so quanti anni tu abbia, ma dal tuo racconto credo tu sia adolescente, e se sentirai il bisogno più forte di confrontarti o consigliarti con dei professionisti, non ti limitare a farlo, ci sono molte strutture alle quali puoi rivolgerti, tranquillamente ed in modo anonimo.
Spero di esserti stata utile Ciao Paola
D-Salve, sono arrivato al suo sito per caso, e ho trovato molto interessante il
suo articolo sulle fobie.
Poichè mi trovo ad avere il brutto vizio di mangiare le unghie e non sono mai
riuscito a smettere (ho 22 anni e praticamente ricordo di averle sempre
mangiate) leggendo il vostro articolo mi sono accorto di essere un caso clinico,
infatti, stando alle informazioni riportate nel suddetto articolo avrei la fobia
di mangiare le unghie, quella di toccarmi spesso i capelli (Automanipolazione),
qualche fobia sociale (mi capita spesso quando parlo con qualcuno di non sapere
cosa dire ho la paura di non saper stare da solo a parlare con qualcuno).
Poichè avete affrontato il fenomeno, mi chiedo se è possibile avere da lei
qualche consiglio su come "curare" o meglio correggere queste fobie, a
chi posso rivolgermi? potrebbe darmi qualche utile consiglio, come leggevo e
come può notare sono perfettamente cosciente di queste mie fobie ma questo non
mi aiuta a superarle.
La ringrazio anticipatamente per i consigli che spero di ricevere e mi fa
piacere che abbia affrontato questo tema.
COrdiali saluti, G.T.
R-Il mangiarsi le unghie, termine scientifico oligofagia ed il toccarsi i capelli tricotillomania, sono due aspetti che si ritrovano spesso in persone insicure, l'essere insicuro, può denotare una bassa stima di se stesso si crede di non essere all'altezza di affrontare le situazione della vita quotidiana, molto utile per te sarebbe intraprendere una terapia che lavori sul"rinforzo dell'IO", potresti tirare fuori tutte le tue potenzialità ed usarle al meglio, se usi la floriterapia di Bach, potrebbe esserti utile il rimedio "Pine"
0076- ho un problema da un paio di anni non so se sono etero o gay mi puo aiutare lei?
0076 -Questa è una domanda importante, non credo si possa esplicitare nelle poche righe dedicate a questa rubrica, comunque dovresti fornirci altre informazioni, se non sei sicuro delle tue sensazioni, potrebbe essere una situazione transitoria. Per te questo è un periodo confuso. Non so quanti anni hai, o che tipo di storie o sensazioni ti hanno portato a domandarti se sei gay o etero. Scrivici ancora magari fornendoci qualche dettaglio in più in modo da poter formulare una risposta più mirata
A presto Paola
D-Tramite una specie di autodiagnosi credo di essere affetto da Complesso di inferiorita verso le persone che mi circondano, gradirei una risposta dettagliata (esempi,metodi di cura) sull'argomento, aspettando un vostro riscontro vi porgo i miei piu' cordiali saluti. A.
R-Attraverso queste poche righe si scorge un senso di malessere timido, quasi vergognoso, complesso d'inferiorità, lascia intendere che vivi una frustrazione continua nel non riuscire a manifestare ciò che realmente senti di essere e di valere. Anche se sembra difficile, potresti provare di tanto in tanto esercitandoti, ad esprimere una tua idea o desiderio, oltre alla psicoterapia, potrebbe essere utile per te un corso di Training Autogeno che ti fornirebbe i mezzi di cui hai bisogno per presentarti al mondo "controllo della situazione e più sicurezza" anche per te sarebbe utile il Pain dei rimedi di Bach.
Ciao e grazie di averci scritto
D-più di un hanno fa il ragazzo con cui stavo da 9 anni mi ha lasciato per chè ha conosciuto un'altra. Dopo 6 mesi di depressione profonda continui tentativi da parte mia di ritornare insieme ,crisi isteriche, attacchi di panico deperimento fisico siamo ritornati insieme perchè a detta sua lui non ha smesso mai di amarmi. Io però sto ancora male provo spesso rabbia verso di lui è paura che tutto si ripeta.
In parte la paura che si ripeta può esserci, ma la rabbia è dovuta all'affrotno che hai subitoda lui è come se dentro di te c'è una parte che si domanda (ma come si è permesso di fare questo a me - chi si crede di essere per trattarmi in questo modo) queste domande anche se confuse con la paura che l'evento si ripeta, fanno parte della storia, in fondo la ferita oltre che alla parte affettiva, è stata fatta alla parte di sano orgoglio che ognuno deve avere, nel rispetto di se stesso e questa parte, non può essere annullata senza essere elaborata. Se ci pensi in fondo al tuo cuore troverai il tuo orgoglio ferito da questa "sbandata" che il tuo ragazzo ha preso
Ciao Paola
D-Dopo aver seguito il vostro intervento in TV mi
permetto di trasmettervi il mio problema, chiedendovi anche se è possibile
avere informazioni di un vostro centro nelle vicinanze di Parma dove io abito. Non vi racconterò adesso tutta la
mia storia ma solo i sintomi che sono palesi, se però riterrete necessaria
una cronostoria totale vi prego di farmelo sapere. Da circa 8 anni soffro profondamente di
attacchi di panico, quando devo percorrere viadotti ponti anche se
di bassa elevatura e strade in collina o montagno dove si veda il panorama o
la semplice valle . In queste circostanze vengo investito da una paura
tremendo avendo la senzazione di precipitare da un momento all'altro sentendoni come se stessi attraversando un burrone profondo
chilometri caminando su una canna, questo anche se il ponte è solo 10 metri
sul fiume Po.
Se potete darmi informazioni ve ne sarò
molto grato.
Vi saluto caramente a. g.
La ringrazio di avermi scritto, purtroppo non abbiamo un centro nelle vicinanze di Parma, sicuramente ci sarà nella sua provincia uno specialista al quale possa rivolgersi che usi anche la tecnica del training autogeno, anche normale va bene. Spero di darle al più presto le informazioni che mi ha chiesto, nel frattempo, potrebbe intanto usare il resque remedi dei fiori di Bach che comunque aiuta ad attenuare i sintomi da lei descritti.
saluti Paola