Risposta Psicologica

D Vorrei possibilmente conoscere il significato di questo mio sogno ricorrente. Sogno spesso di non vedere ed il sogno è talmente reale da confondere la realtà con il sogno. Al risveglio sono molto smarrita. Ringrazio in anticipo per la risposta. Marina,   

R Ciao Marina, interpretare i sogni non è un gioco come può sembrare e non è così che si può trovare l'indicazione giusta che il sogno vuole darti. L'interpretare un sogno è un evento importante, è un messaggio dell'inconscio e la risposta è in te. Così senza andare a fondo potrebbe mi verrebbero due domande: cos'è che non vuoi vedere, oppure a cosa ti servirebbe non vedere.............o tante altre cose, prova tu a continuare e vedrai che arriverà la risposta. Paola


D non riesco a stare in compagnia;
penso che si debba morire e pertanto perchè vivere;
mi stanco;
auspico un forte evento che mi faccia uscire da questa situazione psicologica

R Ciao Domenica, è vero che bisogna morire, ma la domanda non è esatta, perchè nascere sarebbe stata più giusta, visto che sei arrivata fin quaggiù, ora ti tocca viverla tutta fino in fondo, ed il consiglio che posso darti è che se invece di starti a piangere addosso ti dai un occhiata intorno forse qualcosa di bello positivo e interessante lo trovi.                    Paola


D vorrei avere qualche consiglio su come superare la codipendenza dalle persone perche' quando nn ci sono piu' si soffre,come fare a dedicarsi a se stessi e amare ugualm senza cadere nella dipendenza da quella persona?grazie infinite,ho 20 anni e studio psicol ma nn ho la risp...

R Ciao Elisa, a 20 anni la risposta non la puoi avere, perchè quello che chiedi viene con l'esperienza (anche dolorosa a volte)
Una cosa che può aiutarti, è iniziare a prendere in mano la situazione rinforzando l'io con tecniche di rilassamento, ti aiuteranno ad essere più centrata e non altalenare in balia della vita.
Paola

D un problema molto comune: sto da un anno e mezzo con un uomo sposato con tre figli che mi ama ma non vuole turbare l'equilibrio dei suoi bimbi. ci siamo lasciati varie volte ma non riusciamo a staccarci. e io mi sento tanto sola, ma senza lui mi sembra di star peggio. ho 38 anni una convivenza alle spalle durata tre anni ma fallita. lui ha 44 anni e conosce la moglie dai tempi dell'università. sono tutti e due "in carriera" e i figli hanno 10, 13 e 14 anni. sono un caso disperato???

R Si che lo sei, se speri che lasci la famiglia lo sei, lui sta con te poi torna a casa cena con la famiglia e va a dormire con la moglie, non ti dice niente questo?  Ti sembrerò dura ma non voglio essere delicata in certi casi, se non gli piacesse stare con la famiglia, prima la lascerebbe sistemerebbe le cose e poi cercherebbe un altra donna non credi?  E non faccio altre ipotesi.                                           Paola

D caro Dottore,sono un pò preoccupata perchè mi capita di avere spesso giramenti di testa con una conseguente perdita di conoscenza per ciò che ho intorno e che sto vivendo.e tutto ciò senza svenire,bensì rimanendo sveglia ma in uno stato di..diciamo "trance". Che cos' ho?

R Ciao F, quello che hai mi sembra una forma di ansia, per riuscire a superarla, dovresti imparare degli esercizi di training autogeno o altre tecniche di rilassamento che servono a conoscere e controllare il corpo e le sue emozioni. Certametne se potessi fare anche qualche seduta di psicoterapia ti sarebbe sicuramente utile.         Paola

D buongiorno,
mi è capitato 3/4 volte che i miei partners avessero problemi di erezione nei primi rapporti. quando la relazione è durata si sono risolti dopo qualche mese. negli altri casi è rimasto il ricordo di un certo imbarazzo.
mi sono chiesta quale può essere la causa di questa difficoltà e se posso in qualche modo ritenermi responsabile.
un amico mi ha detto che la mia disponibilità al rapporto completo, anche dopo poco, può indurre insicurezza ...
vorrei saperne di più.
grazie

Ciao G, quando ci sono dei problemi, quello che va prima di tutto verificato è quale sia il problema e di chi è. Il problema dei tuoi partners è stato quello dell'erezione, che però è loro non tuo, per trovare il tuo invece mi sembra che dovresti domandarti il perchè ti si ripresentano situazioni simili, (cioè perchè tu cerchi questa tipologia di uomini) e non credo proprio sia una questione di disponibilità, cerca più in fondo.          Paola


D Ciao, vorrei sapere che differenza c'è tra timidezza e fobia sociale. Comunque chi arrossisce e ha paura dello sguardo delle persone è timido o fobicosociale?

R Ciao Gabriella, la fobia sociale in quanto tale è una "patologia", mentre la timidezza rientra nelle caratteristiche personali, si può essere timidi o aperti senza che questo sia patologico

Paola


D:  gentile dottore,
sono una ragazza di 19 anni (quasi 20), sono felicemente fidanzata da oltre
un anno, ho conseguito la maturità scientifica (80/100), vivo con i miei
genitori e sono figlia unica.
le scrivo perchè il mio problema è principalmente la grande indecisione
che mi impedisce di prendere decisioni e di mantenere quelle che prendo.
principalmente il mio problema riguarda la scelta di continuare a lavorare
o di iscrivermi all'università.
appena finito il liceo mi ero iscritta in un'università in cui ero veramente
convinta di voler andare, ma dopo neanche 2 mesi ho abbandonato tutto perchè
non mi trovavo bene e ho deciso di prendermi un periodo di pausa per pensare,
allora ho iniziato a lavorare.
lavoro in uno studio legale da gennaio e il lavoro mi piace, è interessante,
anche se la mia massima aspirazione è studiare le lingue straniere.
forse l'unica cosa di cui sono convinta è proprio questa, cioè che voglio
studiare le lingue!
il problema è che fino ad un mese fa ero convintissima di volermi iscrivere
all'università ad ottobre, mentre adesso non sono più molto sicura.
l'unica motivazione che sono riuscita a dare è che quando mi ero decisa
ero in un periodo in cui il mio datore di lavoro mi rendeva tutto più pesante,
facendomi rimpiangere la scuola.
successivamente, però, tutto si è andato risolvendo e da allora sono iniziate
le mie incertezze.
io so che questo non è il lavoro che farò per tutta la vita, perchè non
coincide con le mie aspirazioni, ma ho paura che accada di nuovo quello
che era successo alla prima iscrizione all'università, cioè che dopo un
pò potrei stufarmi e potrei rimpiangere di aver abbandonato un lavoro che
alla fine mi piaceva.
a me piacerebbe poter conciliare il lavoro con lo studio ma so che è impossibile,
per questo vorrei riuscire a prendere una decisione che sia definitiva e
sicura: o studio o lavoro.
lei può aiutarmi a scegliere e a capire da dove arriva tutta questa indecisione?
la ringrazio anticipatamente
con i migliori saluti
Virginia

R: Ciao Virginia, capisco la tua indecisione, il consiglio che posso darti è di continuare con tutte e due le cose, sia il lavoro che ti mantiene indipendente e ti fa vivere nella realtà che lo studio che appaga le tue aspirazioni, vedrai che con una buona organizzazione e tanta volontà riuscirai a fare entrambe le cose. Paola

D: salve...abbiamo un amico che soffre di attacchi di panico..sappiamo i sintomi ect..ma se dovesse succedere in nostra presenza..cosa si deve fare per aiutarlo?

R: Prima di tutto non perdere la calma, farlo respirare profondamente e lentamente e dirgli con voce tranquilla di aspettare  che presto passerà, potete utilizzare i fiori di bach il resque remedy in queti casi è molto utile
Ricordatevi di non farvi prendere anche voi dal panico è essenziale, calma e sangue freddo.
Paola


D:ciao paola io sono una ragazza di 22 anni e soffro di dap da circa 3 anni ma in questo arco di tempo avrò avuto circa 3 o4 attacchi di panico tutte le altre somatizzazioni erano penso solo ansia di riaverli di nuovo,ora come ogni anno ad agosto vado al mare con il mio ragazzo e ti volevo chiedere come mi posso comportare se mi viene un attacco,e a quale punto mi devo rivolgere al pronto soccorso sempre se devo!!perchè la paura piu forte per me e quella di sentire il mio cuore correre fortissimo,mi puo succedere qualcosa?ciao spero che mi rispondi ma comunque grazie di esistere.

R:Mi domando, perchè dovrebbe venirti un'altro attacco? (la domanda è senz'altro retorica, conosco benissimo il problema del panico e la paura che riappaia nella vita) credo che tu possa fare così: intanto inizia a prendere il resque remedy dei fiori di bach da subito, e già in questo modo è molto improbabile che arrivi un nuovo attacco, se dovessi poi in qualche momento iniziare a sentire che "la tua agitazione aumenta", inizia a respirare profondamente e pensa dentro di te che è solo una questione di "tempo, entro poco svanirà" e immagina di essere già arrivata a dopo quando è tutto passato, in fondo sai che dura solo un certo tempo e non oltre. Respira profondamente e ripeti fra te fra poco tutto sarà passato.  

E buone vacanze, Paola


D. Salve mi chiamo D, da qualche tempo soffro di attacchi di panico e
ansia...la mia vita è completamente cambiata perche' non mi sento piu' in
grado di fare niente...il mio problema principale è che non riesco piu' a
fare niente da sola,se non c'è qualcuno con me non mi muovo piu' di casa.Se
lo faccio comincio a sentirmi agitata,mi gira la testa e mi sembra
d'impazzire.Non so come muovermi...non so se andare da un dottore,da uno
psicologo o che...mi potete aiutare?Grazie.Mi scuso per il disturbo

R. Ciao D, capisco perfettametne il tuo problema, devi cercare uno psicoterapeuta che utilizzi anche le tecniche di rilassamento, un medico per ora potrebbe aiutarti dandoti qualche farmaco se ne hai bisogno prendilo, ma se puoi evitalo.Potreti utilizzare i fiori di bach il resque remedy per iniziare anche dieci volte al giorno non ha controindicazioni. Una cosa che puoi iniziare a fare da sola, è spezzettare le aspettative ed i percorsi, il panico è dovuto "anche" ad aspettatitive troppo importanti per quello che è il momento attuale, può essere legato ad un incapacità di scegliere, di agire, di dire ciò che veramente vuoi. Un piccolo esercizio per andare più lontano: se devi uscire, non immaginare già il posto dove devi arrivare, ma frazionalo in piccole tappe ognuna delle quali può essere quella in cui decidi di tornare indietro. Il pensiero non deve essere posto nell'uscita, ma nel ritorno,"nel senso che sai che comunque dopo es. due ore sarai di nuovo al punto di partenza cioè a casa", non sò se ho spiegato bene in che stato d'animo devi metterti dell'affrontare le uscite ed il resto.

Ciao Paola


D Gentile Dottoressa Paola Felici,
Le ho scritto pochi giorni fa della mia paura degli scorpioni e ora che ho preso un pò di "confidenza", Le vorrei spiegare brevemente la mia situazione - scorpioni a parte.
Soffro un pò di attacchi di panico, credo di poterli definire cosi(fatico a vivere con gruppi di persone che non mi conoscono bene, esco volentieri solo con quel Santo del mio fidanzato perchè so che ad ogni situazione mi trova
la soluzione, non faccio mai cose che ritengo possano causarmi fastidi ecc) e questi mi provocano, sinceramente parlando, accellerazione del battito cardiaco, ansia e arrivo a diarrea il più delle volte.

Inizialmente e per un breve periodo prendevo delle gocce calmanti (continuo a tenerle in borsa, non si sa mai, assieme alla valeriana!)che ovviamente non facevano molto e poi per un anno circa sono andata dal dottore e mi ha
aiutata col training autogeno e altro ad uscirne un pò fuori. Stò un pò meglio ultimamente - e ho paura a dirlo!
Giorni fa ho preso la macchina di papà, tirato su un paio di amici e siamo andati ad uno splendido matrimonio, mi sono divertita moltissimo, soprattutto perchè mi sono detta "CE L'HO FATTA", il che non è poco...

Credo comunque che la forza di volontà di ogni persona sia la cosa che più aiuti in questi casi ma Le vorrei chiedere la cura specifica che potrei fare con i fiori di Bach, non me ne intendo e vorrei tanto provare.
La ringrazio e se possibile vorrei leggere la risposta nel sito, mi sentirei anche più vicina alle persone che sono un pò come me... DAI CHE CE LA FACCIAMO, baci a tutti. 

R. Certo che mi ricordo di te, pubblico volentieri la tua lettera,  gli scorpioni da soli difficilmente possono avere tanto potere su qualcuno, è l'ansia che ha utilizzato come catalizzatore questo "animale" che già per conto suo avrebbe tutta un interpretazione, torniamo a te, il rimedio di Bach che ti consiglio di prendere per almeno un mese è il Resque remedy, per iniziare va bene quello e farà emergere più in là qual'è il vero conflitto, anche se mi noto con piacere che ce la stai facendo da sola, la tua volontà ti farà intuire la strada giusta per vivere libera dai conflitti.

Baci anche a Te Paola


D Cara Paola, da alcuni anni soffro di una forma lieve di miastenia oculare. Attualmente prendo delle pastiglie di mestinon, ma mi piacerebbe poterle alternare (o sostituire) con qualche rimedio naturale come i fiori di bach. Cosa mi consigli?  Grazie molte, S.

R Ciao Silvia, i fiori di bach sono sicuramente sempre utili, puoi iniziare ad utilizzare se vuoi il resque remedy, senza però sospendere le cure che stai facendo. Sempre di più andando avanti nella mia professione mi rendo conto che le patologie ed i sintomi hanno un loro senso non casuale ma causale. La cosa più utile è un percorso verso l'autoguarigione, mi rendo conto che non è sempre facile trovare la situazione giusta. I fiori di bach sono un buon inizio 

A presto Paola


D.  Salve,
sono un giovane di 19 anni e vorrei porle due domande completamente svincolate l'una dall'altra:
 
1- Credo che uno dei miei migliori amici sia gay o almeno bisex . Non si comporta in modo effemminato e non lo sembra, ma
ho avuto questo presentimento. Come posso scoprirlo? (premetto che non affronterei mai l'argomento con lui) Ci sono test psicologici, domande particolari, prove o indizi a cui prestare attenzione che mi aiutino? So che pobabilmente non mi daranno mai la certezza al 100% però se almeno mi fossero d'aiuto....
 
2- E' possibile durante un'erezione notturna essere masturbati durante il sonno senza accorgersene (senza che si verifichi l'eiaculazione però mantenedo comunque l'erezione) ?
 
La ringrazio in anticipo.
Distiniti saluti.


R.  Ciao Mario, perchè vorresti o dovresti "scoprire" se il tuo migliore amico è o non è gay?, se veramente sei suo amico come dici dovresti prima di tuttorispettarlo e non sospettarlo, almeno fino al momento in cui lui stessi ti parli di questo.
Non è un rimprovero il mio, è una riflessione che ti invito a fare, il tuo interesse mi sembra morboso.
La seconda domanda non può avere una risposta certa, alla tua età la sessualità è dirompende e durante il sonno si accavallano tante sensazioni tra sogni e veglia che è difficile capire veramente.
A presto
Paola

Gentile dottoressa, non so se si ricorda di me, quella che segue è la prima e-mail che le inviai, l'altra si è cancellata. Volevo dirle che pur non avendo ancora trovato un lavoro stabile ed essendo un po' giù per questo, sto meglio. Ho rincominciato la mia vita sociale, a dialogare con gli altri e semmai anche a rendermi utile aiutando qualcuno. Questo è accaduto grazie all'attenzione che mi ha dedicato, ai composti che mi ha consigliato (holly, larch, star of bhetlem, willow e resque remedy, larch, valnut, rock rose, crabb apple) e a quelle tre persone che invece di allontanarsi come gli altri mi sono state vicino nonostante fossi insopportabile. Ora spero solo di non ritornare più in quello stato era una situazione terribile.
Mi toglie una curiosità? Quale effetto avevano quei composti? Di solito non prendo mai niente senza sapere a che serve ma ho voluto avere fiducia in lei. In ogni caso la ringrazio e la saluto cordialmente
                                                                                                                Maria
Gentile Dottoressa,
ho avuto modo di conoscerla nella trasmissione "Cominciamo bene" che vidi diversi mesi fa. Lei consigliò di scriverle nel caso avessimo avuto dei problemi, non so se potrà aiutarmi ma ci provo ugualmente.
Da quando è morto mio padre si è aggravata una situazione già esistente: non riesco a trovare lavoro e ogni volta che vado ad un colloquio o che mi si presenta l'occasione di parteciparvi incomincio ad avere crisi di panico e o rinuncio ad andarvi oppure non riesco ad esprimermi come vorrei quindi vengo scartata. Ormai ho perso la fiducia in me stessa, ho paura di non trovare più lavoro (ho 26 anni) e di rimanere anche sola visto che gli amici notando che non sono più molto di compagnia si sono allontanati.
Spero potrà consigliarmi su cosa fare, la ringrazio infinitamente
                                                                                               
                                                                                                Maria

D Gentile dottoressa,gradirei che non mi rispondesse via e-mail,ma sul suo sito. Soffro di Dap da molti anni,ho problemi di relazione sul lavoro,anche perchè ,a causa dei miei problemi,sono costretta purtroppo a stare molto a casa.Ultimamente mi accorgo che,quando mi ci metto di impegno,riesco a vincere le mie paure,a lavorare,ecc..Però dopo pochi giorni, è come se mi autocostringessi a ritornare nel mio guscio,per cui riprendo a stare in casa per giorni,come se volessi sospendere la vita,in attesa di chissà che cosa.Ho ripreso da poco la psicoterapia con uno psicologo che conosco da tempo;tuttavia, cerco spesso scuse e bugie per non andare e rimandare gli appuntamenti,portandomi dietro poi sensi di colpa enormi anche verso di lui.Intimamente sento che forse avrei bisogno di uno psicologo nuovo,in quanto con questo,dopo anni di terapia condotti in modo continuativo,non ho risolto niente;lo vedo come un caro amico, e niente più. Cosa mi consiglia?  Susi.

R Ciao Susy Gli attacchi di panico hanno una loro tipologia molto particolare, e vengono trattati in un certo modo con l'ausilio di tecniche di rilassamento tipo il training autogeno ed anche con l'aiuto dell'ipnoanalisi, non credo sia un problema semplice da superare, ma ci sono ottimi risultati ed a volte anche in un tempo abbastanza contenuto. La scelta dello psicoterapeuta, è fondamentale per la riuscita della terapia e se tu dici di sentire più amicizia che altro nel tuo vecchio terapeuta forse hai è venuto il momento di cambiarlo, di solito quando il paziente vuole cambiare terapeuta non è buono, in quanto si sta attivando  un processo che si chiama acting-out. Se questo desiderio viene avvertito dopo anni, invece è buono, può voler indicare che quella terapia con quel determinato terapeuta è finita, ha fatto il suo corso, e può intraprendersene una nuova, dopo aver chiuso la terapia precedente con le sedute conclusive, non andandosene e basta. Le sedute conclusive sono fondamentali, bisogna dare una cornice al lavoro fatto perchè si possa mantenere nel tempo, scappando invece senza una buona conclusione il lavoro fatto nel tempo viene perso in gran parte.

Ciao Paola


D Salve
mi chiamo D ho 25 anni  sono un studente di Cava de'Tirreni (Salerno) e ho un problema, soffro in maniera diciamo lieve di ansie e paure  in questi periodo però in maniera un po più accentuata visto che mi trovo ad affrontare esami, ma sopratutto un viaggio per la prima volta all'estero, per la prima volta da solo e per la prima volta in aereo; in particolare devo raggiungere la mia ragazza in Germania in particolare a Tubingen nei pressi di Stoccareda, dove si è trasferita per motivi di studio. Le dico solo che il motivo che mi ha spinto ad affrontarte questo viaggio è il profondo amore che ci lega.
 Le sarei grato se po darmi dei consigli utili per affrontare questo viaggio nella maniera più rilassata possibile.
In attesa di rispsta le porgo distinti saluti

R Ciao D vedrai che sarà una bella ed importante esperienza, una cosa utile sarebbe utilizzare le tecniche di rilassamento, ne trovi una versione scaricabile in mp3 anche su questo sito, visto che non hai però molto tempo, puoi utilizzare il resque remedy dei fiori di bach, lo trovi in erboristeria o anche in farmacia, prendilo spesso all'occorrenza sull'aereo quando vuoi anche dieci volte al giorno e vedrei che farai un buon viaggio. Un alta cosa è pensare a piccole tappe, mi sembra di capire che ti preoccupa il viaggio, pensa ogni tappa a se stante come se fosse quella il traguardo da raggiungere ad esempio quando parti da Napoli , pensa solo ad arrivare a Milano, quando sei lì pensa solo a raggiungere la tappa successiva, per quanto riguarda l'aereo è una esperienza bellissima, cerca di godertela diventando un po fatalista, (nel senso che se doveva accaderti qualcosa ti sarebbe accaduto anche a terra o dentro casa). Apriti alla vita e vedrai che andrà tutto bene e ciò che ti capiterà affrontalo un po alla volta quando capita non programmare più del necessario.

Ciao e buon viaggio


D   ciao , sono fedy e volevo avere delle delucidazioni a riguardo le crisi di panico ,il mio compagno soffre di crisi da circa 10 anni ma notevolmente e gravemente peggiorate dopo un grave incidente stradale avvenuto 4 anni fa',con conseguente perdita della memoria . ora le sue crisi sono praticamente giornaliere ...tremore senso di soffocamento sudorazione e forte tosse fino al vomito e vari disturbi generalizzati , disturbi nella sfera sessuale .per poi calmarsi ma ricompaiono praticamente subito dopo tutte le mattine tutti i giorni, ora si e rassegnato a stare male datosi che le precedenti cure provate nn anno avuto esiti positivi , cioe' soliti effetti da farmaci,si sente addormentato imbambolato e inpossibilitato a lavore ,sto provando a convincerlo a curarsi ,ma dice (essendone al corrente ) che nn ci siano tutt'ora delle cura che possano risolvere il problema per ora riesce a superare le sue crisi giornaliere con l'aiuto dell'alcool,funziona si',ma nn credo possa andare avanti solo con del alcol sapendone bene le conseguenze nelle ultime crisi stento a riconoscerlo... nn ricorda piu nulla di cio che fa anche durante la giornata..e nemmeno lui a volte si riconosce  e spaventoso spero poter avere delle informazioni a riguardo... magari sapere se c'e possibilita' di migliorare se ci sono altri casi analoghi. grazie mille a tutti voi spero avere vostre notizie al piu presto

R Ciao fedy se il tuo compagno  mettere a tacere un sintomo "quello dell'attacco di panico" generando un altro sintomo "quello dell'alcolismo", mi sembra un non voler trovare una via d'uscita se non nell'assopimento della realtà che probabilmente è quella che più lo spaventa, sappiamo bene tutti che l'alcol è una "patologia grave", non un semplice diversivo, nè una cura per "scacciare i pensieri". Finchè si rifugia nel "nessuno mi può aiutare" e per aiuto aspetta la risoluzione "magica di un farmaco", non credo che potrà arrivare a nessun miglioramento  e già si potrebbe ritenere fortunato. La cosa più utile per lui e per tutti e due sarebbe quella di rivolgersi ad uno psicoterapeuta e lasciarsi aiutare ad uscire da questa modalità di esistenza che si è instaurata.


D-0356- HO 29 ANNi e da circa tre vivo una situazione di malessere fisico che non riesco a controllare. tutto è iniziato in un periodo particolare della mia vita in cui ho vissuto la malattia di una persona cara che ora non c'è più . da allora ho cominciato con giramenti di testa, senso di svenimento, dolori di vario genere, pancia gonfia e un pervaso senso di inadeguatezza. la cosa va e viene ma spesso il problema mi blocca: ho paura di uscire, di stare male ad ogni momento. tutto questo mi getta in uno stato morale pessimo, al limite della depressione (se non ci sono già...). a volte cerco di convincermi che tutto dipende da me e che devo essere forte ma comunque il malessere ritorna. sono sempre più fragile e sto perdendo il controllo della mia vita...vorrei sapere cosa ne pensa e quali potrebbero essere le vie d'uscita. grazie. il suo consiglio mi sarebbe davvero prezioso ...io voglio tornare ad avere il controllo della mia vita!x cortesia, preferisco non ricevere la risposta sulla mia
email:x la risposta consulterò il suo sito. grazie.

R- 0356- Ciao mi fa piacere risponderti in questa sezione, visto che da molto tempo risponda quasi esclusivamente nelle caselle di posta, sai la vita di ognuno si svolge a tappe, a gradini, non sempre però siamo pronti ed abbiamo acquisito le abilità utili ad affrontare quella determinata situazione, allora è come andare su un campo di calcio ad affrontare una partita senza mai aver fatto un allenamento, questo allenamento che di solito è in dotazione con la vita, a volte ha bisogno di essere incanalato e supportato da qualcuno che sappia bene come funzionano certi meccanismi, ti sarebbe sicuramente utile l'aiuto di uno psicoterapeuta.I fiori di bach che ti potrebbero aiutare in questo momento sono :olive,resque remedy, gentiam, e gorse. A presto Paola


D-0355-Ciao sono una studentessa universitaria iscritta al 2A.A alla facolta' di Psicologia della Riabilitazione a Pavia vi scrivo perche' ho dei problemi a livello affettivo che purtroppo non so risolvere dopo i tanti tentativi provati,  problemi scaturiti forse dal mio temperamento troppo capriccioso e dalla freddezza del mio convivente e nonostante l'aiuto dato a chi amo mi ritrovo a essere sempre infelice provondo un vuoto enorme.Io credo che un ragazzo debba confortare e manifestare senza timore i propri sentimenti alla ragazza solo cosi' si istaura un rapporto sereno,voi che cosa pensate?Comunque la mia storia e' lunga pero'per prima persona ho sofferto tantissimo per la mancanza affettiva di mio padre e successivamente della mia famiglia che hanno cercato solo di ricompensare il tutto con il denaro portandomi alla depressione scegliendo alla fine di abbondonare tutti i miei affetti per vivere a PAVIA con il mio ragazzo.Forse mi sono illusa credendo di trovare la felicita pur minima stando con lui e sacrificandomi tanto da lasciare il mio paesino dove sono nata cioe' T.Che cosa pensate?  

R-0355 - Ciao Giusi, penso che ci sono momenti della vita in cui ci viene chiesto dal nostro io profondo di guardare in faccia le cose che ci circondano, e di capire se sono quelle che vogliamo. Questo ci viene richiesto attraverso i sintomi di tristezza insoddisfazione ed altro. Bisogna allora decidere se ascoltare i nostri desideri e progetti profondi oppure continuare a vivere ciò che ci viene proposto dalla vita in modo passivo. Guarda bene e cerca dentro di te la risposta a: cosa vuoi fare della tua vita, e quando l'avrai trovata, non avere paura, rimboccati le maniche e lavora per realizzarlo.

Ciao Paola


D-0353 Sono un ragazzo di 17 anni, soffro di ansia e quando ho una prova da superare divento rosso come un peperone in volto! Da che può dipendere e cosa posso fare per porvi rimedio? Saluti C...Aspetto gentilmente una vostra risposta Grazie

R-0353- Ciao C., il tuo è un problema assai comune, per ora puoi utilizzare l'esercizio di rilassamento che trovi sul sito, ti aiuterà ad essere meno teso e ansioso.

 

0350-vorrei saopere il nome preciso della tecnica di rilassamento che usa la descrizione di immagini della natura e quali sono i testi da consultare a questo proposito. grazie


R.0350-Ciao Laura Quello del rilassamento e dell'immaginazione guidata è un campo che lascia molto spazio all'interpretazione del singolo terapeuta, se vuoi capire meglio come intervenire su te stessa, potresti iniziare ad ascoltare l'esercizio che trovi sul sito e poi partendo da quella base rielaborarlo a tuo piacere.


0348-vorrei sapere i sintomi piu' comuni di un forte ansioso, da pronto soccorso.Premetto che sono in cura con ansiolitici e antidepressivo

R-0348-Per essere in cura con ansiolitici ed antidepressivi suppongo che tu conosca già la sintomatologia ansiogena e se vai nella sezione di questo sito intitolata terapie e sintomi troverai la risposta alla tua domanda.                                                      Ciao Paola


0347-Ciao cara Paola!
ho un problema, forse un pò banale, per me importante.
Conosco da svariati mesi un ragazzo, siamo usciti parecchie volte assieme, sia da soli che in compagnia di altri, entrambi sappiamo di piacerci ma lui si ostina a non dichiararsi. Anzi, si comporta in maniera ambigua: cioè, mi chiama il sabato (ad. esempio) poi scompare e si fa risentire dopo due o tre giorni! E' normale il suo comportamento secondo te? Cosa cerca di dimostrare? E cosa mi consigli di fare?
Ah...non è un bambino (almeno anagraficamente) ha più di 30 anni! Aiutami Paola, ci sto da cani!
Grazie baci!


R-0347-Ciao Fede come avrai intuito la data anagrafica non è una garanzia di chiarezza e maturità, per comportarsi così lui, potrebbe essere: confuso ':|  ferito ;\(  spaventato  ": o potrebbe far parte del suo modo di comportarsi, potrebbe aver bisogno di più spazio rispetto a te, ma quello che è più importante, non è tanto capire perché lui si comporta così, quanto il capire perché tu stai così male . Perché stai scegliendo di innamorarti di una persona che ti fa stare male? Non stare solo ad aspettare che lui chiami o si dichiari, forse quello che lui si aspetta da te è diverso da ciò che tu ti aspetti da lui, sai la chiarezza nelle lunghe distanze è sempre positiva, chiarezza di sentimenti e di aspettative è la base su cui poter progettare e progredire. Posso capire che spesso piuttosto di sapere cose che non coincidono con i nostri desideri preferiamo non sapere e restare nel dubbio ma questa è una questione di scelta, non avere paura di guardare in faccia la realtà della situazione che stai vivendo, un'altra cosa apriti e guardati ancora intorno il mondo è pieno di persone (almeno per il momento!!!).                                                                                  A presto Paola


0330 - ho 42 anni sono sposata da 23 anni non vado d'accordo con mio marito. siamo andati da una psicologa, ma senza risultati. pensavo di farlo cambiare, cioè responsabilizzarlo verso la famiglia. non so più che fare.

R - 0330 Nella tua domanda, dici "pensavi di far cambiare tuo marito" portandolo da una psicologa, non è un ammaestramento la psicoterapia e di solito se ci vai è per capire te stesso non per far cambiare un altra persona. Credo che la cosa che tu possa fare sia lavorare su te stessa e per te stessa, sai quando ci sono rapporti tanto lunghi che iniziano così presto, non si riesce bene ad avere una propria identità ma ci si "invade" a vicenda senza esserne consapevoli. Forse è arrivato il momento per voi di rinnovare la vostra esperienza in modo più adatto a ciò che siete ora a distanza di 23 anni.. 


0320 - ciao sono V. soffro di ansia da circa  due anni,prendo come medicinali
il sereupin mezza compressa la mattina e mezza la sera ma nonostante ciò in
alcuni peri0di ho delle crisi di ansia.
Le vorrei chiedere se questo è normale e
se un giorno guarirò

R 0320 - Ciao Vita, purtroppo non capisco ancora bene perchè molti pensano che
l'ansia si curi con  i farmaci, non è così il farmaco serve soltanto per
tamponare la situazione momentanea, ma l'ansia derivada situazioni emotive
che non sono risolte.
I mezzi più utili sono: le tecniche di rilassamento "training autogeno " che
trovi anche sul sito, ed i fiori di bach, per iniziare il resque remedy.
Questi sono però supporti, che comunque puoi utilizzare, ma la  cosa che ti
aiuterebbe a "guarire" è la psicoterapia.

Paola


0299- Buonasera, vorrei sapere se c'e' qualche connessione psicologica al mio problema di pancia piena d'aria. Quando sono in vacanza(sono tornata da 2 settimane) mi sento molto rilassata, addirittura perdo peso, mi sgonfio. Non appena ho ripreso la mia vita di tutti i giorni la mia pancia ha cominciato a gonfiarsi, e ho messo subito su peso.                                                   Molte grazie

R0299-Ciao Enza scusa il ritardo ma ci sono stati disguidi con la posta, certamente può esserci una correlazone tra la pancia gonfia e la situazione psicologica, il "trattenere emozioni e stati d'animo" situazioni che non si riescono a lasciar andare, può di conseguenza come reazione psicologica, far trattenere aria nella pancia. Inizia con il resque remedi dei fiori di bach ed esercizzi di rilassamento


0281-Preg.ma dott.ssa, sono, ovviamente, nel folto numero degli "appanicati" e , da qualche anno, sto seguendo un cammino psicoterapeutico che ritengo valido : ma non posso dirmi ancora fuori dal tunnel...pertanto le sarei  grata se  potesse indicarmi, orientativamente, la durata di tali percorsi (so che molto gioca la soggettività) e, inoltre, le chiedo di dirmi se, in questa terribile patologia c'entra la stenosi mitralica ed in che cosa consiste la stessa.   Cordialmente                             M D R

R.0281-Ciao Margherita, il percorso è indicato dal tipo di terapia che stai seguendo, se è da qualche anno probabilmente non è una terapia breve questo dovresti fartelo dire dal tuo terapeuta, chiedigli di che orientamento è. La stenosi mitrialica credo abbia a che fare con le valvole cardiache, ma non sono esperta per fornirti delle notizie dettagliate, essendo noi esseri interi tutte le cose di cui siamo composti convolvono per dare il risultato che siamo, non possiamo nella ricerca della  guarigione  e del benessere  separare la sintomatologia fisica da quella emotiva e mentale, sarebbe un errore. E' probabile che tu possa trovare delle notizie utili se vai a cercare di capire a livello sintomatologico quale messaggio vogliono darti i tuoi sintomi. C'è un libro che potresti leggere: Malattia e destino. 


0280-Sto soffrendo molto perchè la mia vita è ad una svolta importante e io voglio soffrire il meno possibile, perchè la persona che mi ha fatto del male non lo merita

0280.Sicuramente sarà anche retorica, ma per accogliere nuove esperienze, bisogna prima aver abbandonato quelle precedenti che sapranno essere molto utili nel tempo, può essere questa una risposta consolatoria, ma cerca di guardare avanti ed in alto allontana le nubi dal tuo orizzonte e lascia che il sole possa di nuovo splendere per te. La tua sofferenza, è dovuta al tuo comportamento, chiediti nel profondo del tuo cuore perché sei restata legata a questa persona, li troverai la risposta.


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