Cosa aggiunge la vista all’ideazione

Suoni voci racconti, accendono immagini interne al confine corporeo che si espandono all’infinito. Vengono proiettate immagini di luoghi mai visti, frammenti di spazzi si assemblano a formare un originale unico mai visto eppure familiare

Racconti di panorami immergono in immagini di un non reale; si materializza "un’idea", riproduzione fatta da frammenti di luoghi cose, sensazioni che hanno comune forse solo il luogo in cui risiedono, dove sono state depositate e fissate in frammenti di mosaici.

Attraverso la sonorità, la tattilità, il gusto, l’olfatto, appaiono scene, strutture di forme e di oggetti, fino a quel momento inesistenti.

Ad occhi chiusi creo progetto ideizzo.

Ad occhi aperti concretizzo in materiale l’ideato virtuale.

Ciò che attraverso la vista arriva, indica luoghi distanze movimenti, indica la traccia di ciò che sto facendo, lo scandire del tempo: giorno notte giorno......permette di confrontare la realtà con la sua riproduzione virtuale e viceversa.

La vista, è l’organo di senso attraverso il quale siamo in grado di fare delle ricostruzioni virtuali di ciò che è stato appreso attraverso l’esperienza, siamo in grado di scomporre e frammentare un oggetto e di ricomporlo in modo diverso aggiungendo o sottraendone delle parti in modo da creare un nuovo originale.

E’ nella mente che "nascono" le idee, ed è attraverso la vista che trovano il loro concreto nel mondo della materia.

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